Fvg, Rosolen: interventi per genitorialità in libera professione

"Contributi a under 36 per esperienze a/r all'estero"

OTT 10, 2019 -

Trieste, 10 ott. (askanews) – “Domani in Giunta approveremo il nuovo regolamento per conciliare genitorialità e libera professione e, a breve, adotteremo un nuovo intervento contributivo rivolto ai giovani professionisti sotto i 36 anni per incoraggiarli a intraprendere esperienze lavorative all’estero”. L’annuncio è stato dato dall’assessore a Lavoro e Formazione del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, in apertura del workshop “La Regione Fvg per i professionisti: facciamo crescere la tua libera professione – Barcolana Job”. “Questa esperienza all’estero, che dovrà essere legata alla propria attività, potrà durare al massimo due anni. Terminato questo periodo – ha aggiunto Rosolen – il giovane professionista dovrà rientrare in Friuli Venezia Giulia, arricchendo in questo modo il patrimonio lavorativo e intellettuale della nostra comunità”. “Siamo convinti – ha evidenziato l’assessore – che le attività libero-professionali siano uno dei motori principali dell’economia anche nella nostra regione. Il livello elevato delle conoscenze acquisite contribuiscono, infatti, al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. Rosolen ha ricordato anche gli altri interventi attuati dalla Regione Fvg. “Dalla legge regionale 13 del 2004 in poi sono stati promossi e finanziati progetti di aggiornamento professionale, avvalendosi – ha sottolineato – delle sapienti iniziative di ordini e collegi professionali. Sono state avviate otto linee contributive non solo per sostenere l’avvio e i primi tre anni di attività ma anche per incentivare percorsi personalizzati di formazione”. “Inoltre – ha proseguito l’assessore – sotto il profilo sociale, le misure a favore della maternità e della paternità dedicate ai liberi professionisti sono state pensate per armonizzare al meglio la possibilità di avere figli con l’attività lavorativa. Il regolamento andrà a colmare la mancanza di specifica tutela della maternità, presente viceversa nel mondo del rapporto di lavoro subordinato, e a realizzare misure concrete a favore dell’esercizio della genitorialità, prevedendo la possibilità di fruire di servizi di baby sitting”. “In questo ambito – ha detto in conclusione Rosolen – vogliamo continuare a dare segnali forti, tutelando al meglio la famiglia e armonizzando gli interventi rivolti ai lavoratori subordinati e a quelli autonomi”.