Kraeutler al Sinodo: uomini sposati ordinati e donne diacono

Il padre sinodale all'assemblea sull'Amazzonia in Vaticano

OTT 9, 2019 -

Città del Vaticano, 9 ott. (askanews) – Mons. Erwin Kraeutler, missionario austriaco nell’Amazzonia brasiliana, prelato emerito di Xingu, torna a parlare del suo incontro con Papa Francesco avvenuto il 4 aprile del 2014, in occasione del briefing quotidiano del Sinodo panamazzonico, e spiega il suo punto di vista sull’annosa questione dell’ordinazione di uomini sposati.

“Ritorniamo al 4 aprile 2014: prima della Laudato si’ ho incontrato il Papa quale segretario della commissione episcopale per l’Amazzonia”, ha risposto il presule in risposta alle curiosità dei giornalisti. “Tre punti avevo presentato al Papa: l’Amazzonia la distruzione, le minacce di essere rasa al suolo; i popoli indigeni; e l’eucarisita. Ci sono migliaia e migliaia di comunità in Amazzonia che non hanno l’eucarisita se non una due o tre volte l’anno. Ma l’eucaristia per noi è il cardine della nostra fede, quindi questo popolo è escluso dal contesto della Chiesa cattolica. Papa Giovanni Paolo II aveva detto non esiste Chiesa se non vicino all’altare: ma questo popolo non ha un altare! Parliamo di celibato sì, celibato no, ma noi vogliamo che questi nostri fratelli e sorelle non abbiano solo il tavolo della parola ma anche l’eucaristia. Queste comunità possono celebrare l’eucaristia solo se c’è un sacerdote celibe: allora secondo noi il celibato è al di sopra dell’eucaristia? Il Signore ha detto al momento della sua morte fate questo in memoria di me: è un obbligo, il Signore non ha detto fatela una volta ogni tanto, quando vi pare. Lo posso dire in latino citando il Vangelo di San Luca e la prima lettera di San Paolo ai corinzi. Noi difendiamo il nostro popolo”.

Inoltre, ha proseguito dom Kraeutler, “i due terzi di queste comunità senza sacerdoti sono coordinate e guidate da donne. E allora che facciamo? Ci dobbiamo pensare! Si parla tanto della valorizzazione della donna, ma cosa vuole dire? Si, sei una persona, sei brava… Ma abbiamo bisogno di cose concrete: io sto pensando al diaconato femminile, perché no? E’ un argomento del Sinodo anche questo”.

Con il Papa ha parlato di politica? “Ogni essere umano è essere politico, lo ha detto Aristotele!”, ha risposto il presule brasiliano. “Se io taccio sono politico, se apro la bocca è politica. Non politica partitica, ma anche Gesù è stato politico. La religiosità non è un cassetto: non c’è il cassetto sociale, il cassetto religioso, o chissà quale altro cassetto, la Chiesa è politica, ma capiamoci: politica è lottare per il bene comune. Io prego molto, ho qui il mio breviario, ce l’ho sul cellulare, ho anche il rosario, e mi impegno per questo popolo, vedo donne che piangono, bambini che piangono, uomini che non sanno come sarà il loro futuro, e questo ci tocca profondamente. Il primo numero del Concilio vaticano II, povertà, sofferenza, sono temi che la Chiesa deve affrontare insieme al popolo”.

Monsignor Kraeutler ha poi raccontato un aneddoto: “I popoli indigeni non capiscono il celibato, lo dicono apertamente e lo dico anche io apertamente: quante volte la prima cosa che mi chiedono quando arrivano a un villaggio è: e sua moglie dov’è? Quando ho spiegato che non ho una moglie mi hanno guardato inteneriti, quasi gli facessi pena. La seconda volta, ho detto che era ‘lontana, lontana…’, pensando a mia madre che stava a 1000 chilometri di distanza… scherzi a parte, sarò franco: i popoli indigeni non riescono a capire il fatto che non ci sia matrimonio, che un prete non abbia una donna”.