Roma, 3 ott. (askanews) – Omicidio premeditato, detenzione illegale di armi e distruzione di cadavere, aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare la realizzazione delle finalità illecite perseguite della organizzazione di stampo camorristico denominata “Clan La Torre”, operante prevalentemente nei comuni di Mondragone e limitrofi. Per queste accuse i Carabinieri del Nornm della Compagnia di Sessa Aurunca (CE) hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mario Esposito del ’59, capo dell’omonimo gruppo dei cosiddetti “muzzoni”, storicamente operante nei territori di Sessa Aurunca, litorale domizio e basso Lazio.
Le indagini – si spiega in una nota – condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, hanno permesso di far luce sulle responsabilità e sulle modalità dell’omicidio di Ferdinando Brodella, affiliato al clan “La Torre” di Mondragone, vittima di “lupara bianca” nel febbraio 1993. (Segue)