Consumi: 33% italiani preferisce il negozio all’acquisto online

Ma vuole punti vendita green e tech. Ricerca Ipsos per Axis

SET 23, 2019 -

Milano, 23 set. (askanews) – Un italiano su tre (33%) preferisce ancora il negozio all’acquisto on line, ma vorrebbe un punto vendita ecologico, umano e piacevole con strumenti digitali che permettano di personalizzare i prodotti e aiutino a risparmiare tempo, sfruttando alcuni dei vantaggi del canale online come punti di ritiro e servizi di consegna. È questa l’immagine di negozio del futuro secondo lo studio Ipsos commissionato da Axis Communications, azienda leader nella videosorveglianza di rete che offre soluzioni per il miglioramento della sicurezza e l’ottimizzazione del business, in questo caso l’efficacia di un punto vendita.

“Sono diverse le tecnologie che offriamo ai retailer. Da quelle più classiche della videosorveglianza che sono relativi alla loss prevention, il controllo accesso e l’audio che è la parte più importante per far vivere una customer experience il più personale possibile e, ovviamente, tutta una serie di prodotti a utilizzo dello store manager o del brand per poter analizzare meglio quello che sta succedendo nel suo punto vendita”, ha dichiarato Pietro Tonussi, Business Development Manager di Axis Communications.

I risultati della ricerca confermano il consolidarsi della multicanalità come modalità di acquisto, ma con una preferenza ancora marcata per il punto vendita fisico. Ben il 57% degli intervistati ha dichiarato che il negozio fisico e il sito internet sono complementari, quasi un italiano su tre (33%) preferisce invece il negozio fisico. C’è solo, infine, un 10% che predilige fare acquisti online. Il negozio fisico viene apprezzato per la possibilità di vedere, toccare e provare il prodotto (85%), per la consulenza fornita dal personale di vendita (79%) e per l’atmosfera piacevole, in particolare grazie alla musica che migliora l’esperienza di acquisto per il 75% degli intervistati. All’online invece viene attribuita una più ampia offerta (62%), la disponibilità di informazioni e la possibilità di risparmiare tempo (62%).

Il 36% degli intervistati considera la visita in negozio un’occasione per raccogliere informazioni, il 18% lo ritiene invece un momento di svago. Ed è proprio anche sul concetto di divertimento che si possono aprire nuovi scenari per il retail nazionale. Il cosiddetto showrooming è vissuto anche come attività di intrattenimento, soprattutto tra le generazioni più giovani. Prendendo in esame lo spaccato generazionale infatti, sale al 27% la percentuale degli intervistati appartenenti alla Generazione Z (18-24 anni) per i quali il tempo trascorso in negozio è soprattutto un momento di piacere e divertimento.

Divertimento nell’acquisto, ma con un’attenzione importante per il rispetto dell’ambiente, della natura e per l’origine del prodotto. Il 78%, infatti, ha dichiarato di essere preoccupato per la questione ambientale e il 73% afferma di fare attenzione alla provenienza dei prodotti. Cresce inoltre, sempre di più, la voglia di non omologarsi grazie ad articoli personalizzati e originali (74%). Altro aspetto interessante è il passaggio da Shopping Experience a Human Experience: l’82% degli intervistati considera l’atmosfera generale un elemento importante sentirsi in totale comfort all’interno del punto vendita.