Percorso sinodale,Chiesa tedesca invita Papa a “scambio personale”

L'iniziativa dopo la crisi di credibilità per gli abusi sessuali

SET 20, 2019 -

Città del Vaticano, 20 set. (askanews) – La Chiesa cattolica tedesca invita Papa Francesco ad uno “scambio personale” nel corso del prossimo “percorso sinodale” dopo le polemiche dei giorni scorsi innescate da una doppia lettera del Vaticano che frenava questa iniziativa e dopo che il presidente della Conferenza episcopale tedesca, il cardinale Reinhard Marx, ha incontrato sia Francesco che il cardinale Marc Ouellet, ed ha avuto con loro un “dialogo costruttivo”.

Il cardinale Ouellet, presidente della Congregazione dei vescovi, ha riservatamente inviato due testi al cardinale Reinhard Marx, poi finiti sulla Catholic News Agency, testata conservatrice: una missiva ed una valutazione giuridica a firma del presidente del pontificio consiglio per i Testi legislativi mons. Filippo Iannone. In quest’ultima analisi, mons. Iannone ricorda che il Sinodo tedesco intende affrontare quattro argomenti, “autorità, partecipazione e separazione dei poteri”, “morale sessuale”, “forma di vita presbiterale” e “donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa”, per chiosare: “E’ facile vedere che questi temi non riguardano la Chiesa in Germania ma la Chiesa universale e – con poche eccezioni – non possono essere oggetto di deliberazioni o decisioni di una Chiesa particolare senza contravvenire quel che è espresso dal Santo Padre nella sua lettera” alla Chiesa tedesca dello scorso giugno. Motivo per il quale, secondo Iannone, il valore vincolante che il percorso sinodale tedesco potrebbe avere non sarebbe “ecclesiologicamente valido”.

Già nei giorni scorsi la conferenza episcopale tedesca aveva reagito a queste missive – e alla loro non prevista pubblicazione – precisando che le critiche erano relative ad una bozza non definitiva del programma sinodale e che, ad ogni modo, il cardinale Marx sarebbe stato a Roma nei giorni successivi, per i suoi impegni in qualità di membro del Consiglio dei cardinali del Papa e di presidente del Consiglio vaticano per l’Economia, per dissipare “eventuali incomprensioni”.

Oggi una nota dell’episcopato tedesco riferisce che Marx ha effettivamente incontrato sia il Papa che Ouellet: “In entrambi i colloqui ha avuto luogo un dialogo costruttivo, che influenzerà le decisioni dell’assemblea plenaria della conferenza episcopale tedesca la prossima settimana” a Fulda.

L’arcivescovo di Monaco di Baviera ha inoltre consegnato al Papa una lettera della “conferenza comune allargata” del percorso sinodale, che comprende sia la conferenza episcopale che l’organizzazione di laici (Zentralkomitee der Deutsche Katoliken) scritta lo scorso fine settimana quale risposta alla missiva di primavera di Bergoglio. Nella lettera, firmata dallo stesso Marx e dal presidente della ZdK Thomas Sternberg, i cattolici tedeschi ringraziano il Papa per il suo messaggio e sottolineano di tenere anch’essi alla unità della Chiesa. La lettera inizia notando: “Vogliamo ascoltare insieme la parola di Dio nel nostro tempo per testimoniarla nuovamente in modo credibile. Vogliamo combattere le cause dello scandalo degli abusi sessuali e rinnovarci gli uni gli altri come Chiesa”. Il “percorso sinodale”, infatti, è un’idea nata un anno dopo che è stato pubblicato uno studio, commissionato dalla conferenza episcopale, che ha indagato sulla pedofilia nella Chiesa tedesca negli ultimi 70 anni arrivando a descriverne la sistematicità; da qui, anche alla luce dei tedeschi che hanno lasciato la Chiesa cattolica, l’esigenza di recuperare credibilità pubblica, discutendo senza tabù temi quali la morale sessuale, il modo di vivere il celibato obbligatorio, il ruolo delle donne, la questione del potere nella Chiesa. Non, però, un vero e proprio sinodo – come contestato dagli uffici vaticani – ma un “percorso sinodale” aperto, non contrario al codice di diritto canonico ma neppure previsto da esso. “Con la nostra riflessione vogliamo fare spazio al Vangelo”, scrivono Marx e Sternberg nella lettera. “Siamo giunti alla conclusione che dobbiamo affrontare questi problemi se vogliamo trarre insegnamenti dall’abuso del potere spirituale che ha profondamente scosso la nostra Chiesa e l’intera società, e quale premessa affinché evangelizziamo noi stessi al fine di essere testimoni credibili in mezzo al mondo di oggi della Buona Novella. Abbiamo bisogno di una atmosfera di conversazione aperta e rispettosa per lavorare insieme e cercare soluzioni, come abbiamo sperimentato in questi giorni a Fulda. Santo Padre – conclude la lettera – siamo solo all’inizio di questo percorso. Chiediamo la sua preghiera e il suo accompagnamento. Vorremmo chiarirle con la nostra risposta quanto è importante il dialogo con lei per tutti noi che ci impegniamo per amore di Dio e del prossimo ad un rinnovamento della Chiesa. Le saremmo grati nel percorso sinodale potessimo avere uno scambio personale con lei per condividere i nostri bisogni e domande, ma anche le nostre speranze e idee”.