Roma, indagato per Torri Eur Caudo, ex Giunta Marino ora III Mun

Suoi successori avevano stoppato il progetto

SET 19, 2019 -

Roma, 19 set. (askanews) – Oggi è presidente del III Municipio di Montesacro come “presidente civico”, dopo la caduta della mini-Giunta a 5 stelle. Nella Giunta di Ignazio Marino Giovanni Caudo aveva ricoperto il ruolo di assessore alla Riqualificazione Urbana. E proprio in quella veste oggi figura tra i 12 indagati che rischiano il processo nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Roma e svolte dal nucleo Anticorruzione della Guardia di Finanza sulle Torri dell’Eur. L’ex assessore, stando alla nota della Guardia di Finanza che ricostruisce l’ipotesi di reato, avrebbe fatto approvare il progetto come avente natura di restauro e risanamento conservativo – senza oneri per il Comune – anziché di ristrutturazione edilizia c he prevede oneri concessori e un contributo straordinario per la valorizzazione immobiliare, per oltre 20 milioni di euro. In questo Caudo, stando sempre alla ricostruzione degli inquirenti avrebbe concesso, sfruttando anche le relazioni esistenti con alcuni funzionari del suo Assessorato e di altri uffici pubblici, il permesso di costruire in maniera difforme dalle previsioni con notevole risparmio di spesa.

I due assessori all’Urbanistica succeduti a Caudo con la Giunta Raggi, l’ex Paolo Berdini e l’attuale responsabile Luca Montuori, avevano entrambi deciso di procedere in discontinuità rispetto alle decisioni precedenti. Caudo, nel giugno scorso, aveva contestato a Montuori la scelta, invitandolo a rendere noto il testo dell’accordo del 2015 da lui sottoscritto, al centro dell’indagine odierna, a suo avviso più vantaggioso per il territorio e la Capitale. Montuori, in Assemblea Capitolina, aveva replicato al predecessore che erano stati il Tar del Lazio e il Consiglio di Stato a specificare che al Comune di Roma spettasse un contributo più congruo rispetto a quanto previsto dal progetto ereditato.

A Caudo viene inoltre contestato l’abuso d’ufficio anche rispetto ad altri due progetti: un immobile di pregio sito a largo di Santa Susanna, già sede dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, e un altro insistente nell’area di Grotta Perfetta.