Olio di soia spacciato per extravergine: le frodi a tavola aumentano

Operazione dei Nas tra Firenze e Foggia

SET 17, 2019 -

Roma, 17 set. (askanews) – I Carabinieri del NAS di Firenze supportati da militari del NAS di Foggia hanno scoperto l’ennesima truffa sull’olio. Due persone sono state arrestate e 14 indagate con l’accusa, rispettivamente, di riciclaggio e ricettazione di ingenti quantità di olio di semi etichettato fraudolentemente come olio extravergine di oliva, prodotto in Puglia ed immesso nel circuito commerciale toscano, a favore di numerosi operatori compiacenti del settore alimentare (ristoranti, bar, panifici, venditori all’ingrosso di alimenti).

Con un balzo del 58% delle frodi a tavola, che colpiscono i prodotti simbolo della dieta mediterranea come l’olio, è necessario procedere al piu’ presto alla riforma della legge sui reati in campo agroalimentare per sostenere gli ottimi risultati dell’attività delle forze dell’ordine con norme adeguate a colpire chi specula sulla salute dei cittadini.

Un danno grave – sottolinea la Coldiretti – per i consumatori ed i produttori che stanno avviando la raccolta delle olive con una produzione nazionale di extravergine stimata nel 2019 in aumento dell’80% per un quantitativo di oltre 315 milioni di chili, dopo il crollo storico registrato lo scorso anno. Le frodi non solo ingannano i cittadini ma fanno crollare i prezzi dei prodotti di qualità in una situazione già difficile dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero ma anche dall’emergenza xylella che ha decimato gli ulivi salentini in Puglia dove si produce la metà dell’extravergine italiano. Da difendere – continua la Coldiretti – ci sono oltre 400 mila aziende agricole nazionali impegnate a coltivare ulivi in Italia che può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo.

Cam