Tav, Lega: è opera strategica, governo faccia chiarezza

Domani al Pirellone dibattito in aula sulla mozione del Carroccio

SET 16, 2019 -

Milano, 16 set. (askanews) – Il governo deve fare chiarezza sul destino di un’opera “strategica” come la linea ferroviaria ad alta velocità Torino Lione. E’ l’obiettivo della mozione firmata dalla Lega che sarà discussa nella seduta di domani del consiglio regionale della Lombardia. Secondo Andrea Monti, vicepresidente della commissione Territorio e Infrastrutture del Pirellone e primo firmatario della mozione, la Tav è necessaria soprattutto perchè “serve a connettere l’intero bacino padano con il resto dell’Europa. Il primo Governo Conte – sottolinea l’esponente della Lega – è caduto anche per colpa della posizione oltranzista e ideologica del Movimento 5 Stelle proprio su questo punto. Adesso la formazione del nuovo esecutivo, che vede la bizzarra alleanza fra grillini e Pd pone nuovi interrogativi, che chiediamo siano dipanati una volta per tutte. Il Premier Conte si è infatti esibito in una serie di piroette degne del miglior trasformista proprio sulla Tav. Prima era contrario, poi favorevole e adesso non è dato saperlo. Il Pd invece, storicamente favorevole all’opera, adesso tace. A questo punto staremo a vedere cosa voteranno domani nell’aula del Pirellone, se saranno coerenti o si sono definitivamente allineati con i loro nuovi amici con cui pretendono di governare il Paese”.

La posizione della Lega, evidenzia Monti, “è sempre stata molto chiara: la Tav serve, è strategica e si deve fare, per una miriade di ragioni, non da ultimo il grande danno economico che deriverebbe dal rinunciare alla sua realizzazione. Con questa mozione chiediamo che la Regione ribadisca la sua posizione favorevole alla realizzazione della linea ad alta velocità e che si faccia portatrice ancora una volta degli interessi economici del Nord. In questo senso riteniamo sia fondamentale fare fronte comune con le altre realtà regionali interessate. Si chiede quindi che la Lombardia si faccia promotrice di un’azione coordinata e congiunta con le altre regioni, ovvero Piemonte, Veneto e Friuli, per chiedere al Governo una risposta chiara ma soprattutto perché si evitino altri inutili ritardi che non fanno bene alla nostra economia e danneggiano tutto il Paese”.