ViniMilo, capitale vini Etna, chiude con 2000 bottiglie stappate

Il sindaco Cosentino: in arrivo nuovi produttori

SET 10, 2019 -

Roma, 10 set. (askanews) – Sono circa 2.000 le bottiglie di bianchi, rossi, rosati e spumanti dell’Etna “stappate” nelle due settimane della ViniMilo; oltre 50mila, tra visitatori e winelovers, che negli stessi giorni hanno animato le vie del borgo; circa 300 etichette dall’Etna, la Sicilia, i suoli vulcanici e alcune puntate in Austria e Francia; 600 e più partecipanti alle 15 le degustazioni a tema, guidate da professionisti del settore, tra vini e spumanti dell’Etna, olii DOP siciliani, formaggi da pascolo da tutta Italia, salumi e dolci. Questi sono alcuni dei numeri del bilancio della 39esima edizione di ViniMilo, che da anno racconta quel fenomeno in costante crescita che è la produzione di vino sull’Etna e, per esteso, il turismo sul vulcano, dove il successo del vino fa da traino per il segmento dell’enoturismo e l’ingresso nell’Unesco negli ultimi tre anni ha fatto impennare le presenze del +49%.

Alfio Cosentino, sindaco di Milo, ha già segnato in agenda il Vinitaly 2020, dove con la Regione Siciliana presenterà l’edizione dell’anniversario, la ViniMilo numero 40: “Dopo 39 edizioni e con la nuova formula apprezzata da tutti, produttori, ospiti e visitatori – commenta il sindaco – Milo per quindici giorni, a fine estate, diventa la “Capitale della cultura del vino” sull’Etna dove riunisce la filiera e gli stakeholders. Un utile momento di confronto fra produttori, enologi e mondo accademico siciliano e di altre zone d’Italia per ragionare su valutazioni economiche, sviluppo sostenibile per il territorio, fattori positivi e criticità e, non ultimo, il supporto normativo per chi coltiva vigneti eroici, ossia su luoghi impervi e difficili come molti piccoli e grandi produttori del vulcano. Ma non solo: sulla scia del vino, come documenta il fenomeno dell’enoturismo che ha fatto la fortuna di territori come la Val D’Orcia e il Trentino, i weekend nel segno del vino dell’Etna, generano migliaia di presenze di qualità fra escursionisti, famiglie, bongustai a caccia di ricette ed etichette, amanti della natura del vulcano”.

E’ un dato di fatto che l’Etna, i suoi vigneti e i suoi vini crescono sempre di appeal: dal 2018 Milo, territorio di produzione dell’Etna Bianco Superiore Doc da uve carricante, ha aumentato le superfici vitate, passate da 40 a 50 ettari. Mentre arrivano nuovi produttori: l’ultimo è l’americano Marc De Grazia, da tempo a Randazzo con Tenuta delle Terre Nere.