No Tav, Perino a processo a Milano. Caselli convocato come teste

L'accusa: diffamazione aggravata dell'ex procuratore di Torino

SET 9, 2019 -

Milano, 9 set. (askanews) – Alberto Perino, storico leader dei No Tav, è finito sotto a Milano per diffamazione aggravata nei confronti dell’ex procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, ora in pensione. Il dibattimento, dopo la citazione diretta decisa dal pm Paolo Filippini, si è aperto oggi davanti ai giudice monocratico Stefania Donadeo della quarta sezione penale del Tribunale di Milano che, per l’udienza già fissata in calendario il 27 gennaio prossimo, ha citato come testimoni lo stesso Caselli, il suo successore alla direzione della procura torinese, Armando Spataro, e l’ex procuratore generale del capoluogo piemontese, Marcello Maddalena.

Nel mirino di Caselli, che con la sua denuncia fece scattare l’inchiesta della Procura di Milano (competente per territorio nelle indagini che vedono come parte offesa un magistrato torinese) sono finiti due video del leader No Tav pubblicati, nel luglio e nel settembre 2013, sul sito Beppe Grillo. Filmati in cui Perino attaccava Caselli e gli magistrati torinesi titolari delle indagini sul movimento No Tav: “Sono loro gli eversori terroristi”, aveva detto denunciando l’esistenza di un vero e proprio “accanimento giudiziario, con prove molto deboli o assenti”, contro chi si opponeva alla realizzazione della linea ad Alta Velocità in Val Susa. “Ogni pretesto è buono per privarli delle libertà individuali, per montare accuse farlocche e campate in aria seguite da perquisizione e sequestri”, aveva affermato ancora Perino accusando i magistrati torinesi di utilizzare “la tecnica della pesca a strascico” dove “alla fine qualcosa di prende e, magari, da cosa nasce cosa”.