Sicurezza agroalimentare nella ristorazione, 7 denunciati

Nas contestano accuse di frode e tentata frode in commercio

SET 5, 2019 -

Roma, 5 set. (askanews) – Nel mese di agosto, i Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), in diverse località turistiche del territorio nazionale, hanno eseguito controlli presso 73 aziende operanti nel settore della ristorazione. Mancanza di rintracciabilità, menù privi delle indicazioni obbligatorie sugli allergeni, utilizzo di prodotti congelati designati come freschi e di ingredienti falsamente attestati come DOP o IGP (pomodoro ciliegino dichiarato pomodoro di pachino igp), sono le irregolarità più ricorrenti.

In particolare, dagli accertamenti effettuati dal Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare presso le strutture ricettive, è emerso quanto segue: a Cefalù (PA), un ristoratore è stato denunciato per frode in commercio, per omessa indicazione nel menù di prodotti congelati presentati come freschi e, presso due esercizi, sono stati sequestrati 83 kg di prodotti ittici sprovvisti di menzione degli allergeni e di rintracciabilità.

A Messina, il titolare di un ristorante è stato denunciato per tentata frode in commercio poiché nel menù figuravano come freschi prodotti congelati e senza indicazione degli allergeni. Altri due imprenditori, invece, dichiaravano la presenza di Pistacchio di Bronte DOP e di Pomodori Pachino IGP, non rinvenuti né all’interno del locale né fra la documentazione di acquisto. Ad un terzo ristoratore venivano contestate sanzioni amministrative per indebita evocazione, nella descrizione dei prodotti posti in vendita, della DOP Pistacchio di Bronte e formaggio Ragusano.

A Milazzo (ME), al titolare di un’attività è stata contestata una sanzione per omessa indicazione degli allergeni nel menù; a Maratea (PZ), sono stati sequestrati 200 kg di prodotti ortofrutticoli per mancata rintracciabilità e diffidato un ristoratore per le non conformità rilevate; a Castel Volturno (CE), si è proceduto alla chiusura di un bar annesso ad uno stabilimento balneare poiché sprovvisto di licenza e dei requisiti igienico-sanitari ed al sequestro di 15 kg di prodotti carnei rinvenuti all’interno di altra struttura. (Segue)