Riscuoteva la pensione della madre morta da 5 anni: denunciato

Scoperta dalla GdF una truffa all'Inps per circa 80.000 euro

AGO 28, 2019 -

Roma, 28 ago. (askanews) – Sono quasi 5 gli anni in cui V.G., ascolano 74enne, pur non avendone titolo, ha beneficiato di due pensioni (di vecchiaia e di invalidità civile, quest’ultima a titolo di indennità di accompagnamento), per una somma di circa 80.000 euro. I titoli previdenziali, infatti, erano stati riconosciuti all’anziana madre ed incassati dal figlio dopo il decesso della donna, avvenuto nel dicembre del 2014.

Il caso è stato scoperto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, che, nel corso delle analisi per individuare potenziali illeciti relativi alle uscite di bilancio dello Stato, si è concentrato sulle posizioni di persone che, pur avendo avuto la residenza in provincia, dopo la loro dipartita erano state sepolte in località poste al di fuori del territorio piceno.

Ed è proprio grazie a questa circostanza che è stata individuata l’anziana donna, deceduta all’età di 96 anni e, quindi, sepolta in un cimitero del Lazio; si è così scoperto che invece era “ufficialmente” ancora in vita e, come rilevato all’Anagrafe Tributaria, ancora in grado di godere appieno delle pensioni riconosciutegli in precedenza, percepite, infatti, sino a pochi giorni prima della scoperta del singolare episodio.

Il figlio 74enne, peraltro, approfittando delle circostanze e nell’ottica di non destare sospetti, aveva mantenuto inalterate le utenze domestiche intestate alla madre.

Diversa la realtà dei fatti: i militari del Gruppo di Ascoli Piceno infatti – attraverso una serie di dati incrociati tra gli archivi del Corpo, dell’Agenzia delle Entrate, degli Uffici d’Anagrafe e dell’Inps – hanno ricostruito l’intera entità delle indebite percezioni, rilevate in poco più di 1.600 euro mensili, individuando anche l’Ufficio postale che provvedeva alle relative erogazioni, denunciando, quindi, l’uomo alla Procura di Ascoli Piceno per il reato penale di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

L’indagine ha consentito non solo di interrompere immediatamente l’erogazione delle pensioni, ma anche di recuperare l’intero importo – circa 80.000 euro – di quanto indebitamente sottratto dalle casse dello Stato in tutti i mesi successivi al decesso della 96enne, grazie al decreto di sequestro preventivo subito emesso dal gip del Tribunale di Ascoli Piceno, che ha colpito il conto corrente gestito dal figlio, trovato ancora oggi cointestato con la madre.