L’escursionista francese è morto per emorragia poco dopo la caduta

Oggi l'autopsia presso l'ospedale di Sapri

AGO 21, 2019 -

Napoli, 21 ago. (askanews) – Simon Gautier, l’escursionista 27enne francese, rinvenuto cadavere in un dirupo a picco sul mare in Cilento, sarebbe morto per la rottura dell’arteria femorale che avrebbe causato una violenta emorragia che gli sarebbe stata fatale. A dare qualche informazione in più rispetto all’esame esterno del corpo, effettuato dopo il ritrovamento del cadavere in un burrone di San Giovanni Piro, l’autopsia che si è svolta nella tarda mattinata di oggi presso l’obitorio dell’ospedale di Sapri, in provincia di Salerno. L’esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Adamo Maiese, nominato dalla procura di Vallo della Lucania che ha aperto un’inchiesta su presunti ritardi sulle operazioni di soccorso.

Dall’esame approfondito della salma sarebbero state riscontrate numerose fratture agli arti inferiori e anche traumi alle vertebre. La forte emorragia, provocata dalla frattura soprattutto della gamba sinistra, avrebbe provocato il decesso dopo una quarantina di minuti dalla telefonata che il giovane ha fatto dal suo cellulare al 118 la mattina del 9 agosto quando aveva deciso di fare una gita in solitaria nel golfo di Policastro. Non appena la salma sarà liberata dalla magistratura, farà ritorno in Francia.

Psc/Int9