Papa: è bene dirsi cristiani ma l’amore per i fratelli va testimoniato

Francesco all'Angelus: "Non vivere in maniera ipocrita ma coerente"

AGO 18, 2019 -

Città del Vaticano, 18 ago. (askanews) – “E’ buono dirsi cristiani, ma occorre soprattutto essere cristiani nelle situazioni concrete, testimoniando il Vangelo che è essenzialmente amore per Dio e per i fratelli”. Lo ha affermato papa Francesco all’Angelus domenicale.

“Si tratta di non vivere in maniera ipocrita, ma di essere disposti a pagare il prezzo di scelte coerenti, questo è l’atteggiamento che ognuno di noi dovrebbe cercare nella vita, col Vangelo e pagare il prezzo della coerenza”.

“La testimonianza del Vangelo – ha proseguito il papa – brucia ogni forma di particolarismo e mantiene la carità aperta a tutti, con la unica preferenza per i più poveri e gli esclusi”.

“Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!”, disse Gesu’: “Queste parole – ha chiosato papa Francesco – hanno lo scopo di aiutare i discepoli ad abbandonare ogni atteggiamento di pigrizia, di apatia, di indifferenza e di chiusura per accogliere il fuoco dell’amore di Dio; quell’amore che, come ricorda San Paolo, ‘è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo’ perché è lo Spirito santo che ci fa amare Dio e il prossimo, è lo Spirito santo che tutti abbiamo dentro. Gesù rivela ai suoi amici, e anche a noi, il suo più ardente desiderio: portare sulla terra il fuoco dell’amore del Padre, che accende la vita e mediante il quale l’uomo è salvato. Gesù ci chiama a diffondere nel mondo questo fuoco, grazie al quale saremo riconosciuti come suoi veri discepoli. Il fuoco dell’amore, acceso da Cristo nel mondo per mezzo dello Spirito Santo, è un fuoco senza limiti, un fuoco universale. Questo si è visto fin dai primi tempi del Cristianesimo: la testimonianza del Vangelo si è propagata come un incendio benefico superando ogni divisione fra individui, categorie sociali, popoli e nazioni”.

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