‘Ndrangheta, sequestrati beni per 15 mln a cosca Raso-Gullace-Albanese

La lente della Dia di Genova su società, immobili e conti correnti

AGO 5, 2019 -

Roma, 5 ago. (askanews) – La Dia di Genova, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e su proposta del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Gianluca Gelso sta eseguendo provvedimenti di sequestro, emessi dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione -, che interessano conti correnti, depositi bancari, beni mobili, società e immobili, nelle provincie di Savona, Alessandria e Reggio Calabria, riconducibili ad una serie di persone arrestate, a luglio del 2016, nell’ambito della operazione denominata “Alchemia”.

A conclusione di tale indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria Direzione Distrettuale Antimafia, furono eseguite dalla Polizia di Stato e dalla DIA 42 misure cautelari a carico di soggetti affiliati e contigui alle cosche di ndrangheta reggine Raso-Gullace-Albanese e Parrello-Gagliostro, gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, intestazione fittizia di beni e società. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 15 milioni di euro.

Tra i beni sequestrati su proposta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria Direzione Distrettuale Antimafia dal Tribunale di Reggio Calabria Sezione Misure di Prevenzione sono rientrati complessivamente quote di partecipazione e patrimonio aziendale di sette società, circa ventuno beni immobili, fabbricati e trentasei terreni, numerosi conti correnti e beni mobili riconducibili alle società sequestrate in provincia di Reggio Calabria, Savona ed Alessandria.

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