Stati generali della montagna, Uncem: ecco 20 proposte operative

In vista della legge di Bilancio

LUG 31, 2019 -

Roma, 31 lug. (askanews) – Uncem ha sottoposto stamani al tavolo degli Stati generali della Montagna, insediati presso il Ministero degli Affari regionali e delle Autonomie, guidato dal Ministro Erika Stefani, venti proposte operative “immediate” per i territori, le comunità, gli Enti locali. Si tratta di venti punti che dovranno trovare spazio nella prossima legge di bilancio dello Stato e in altri articolati.

Molti i temi presentati stamani al Ministero dal Presidente Uncem, Marco Bussone: dall’eliminazione dell’obbligo di scontrini elettronici per i Comuni montani (con proroga di almeno tre anni), all’eliminazione del vincolo di costruzioni a 200 metri di distanza dai cimiteri; dal nuovo ruolo e le nuove funzioni, più smart ed europee, con un nuovo concorso per i Segretari comunali (ne mancano cinquecento), al nuovo “Fondo nazionale per i borghi, gli alberghi diffusi, i centri storici” ai sensi della legge 158 sui piccoli Comuni. Come richiesto anche dalle associazioni di categoria dell’agricoltura, è urgente eliminare l’obbligo di ricorrere a notai per la compravendita e la successione di terreni agricoli nei Comuni montani.

Importante la differenziazione fiscale, secondo quanto già previsto dalla legge sulla montagna 97 del 1994, alleggerendo le imprese di carichi fiscali e burocratici; occorre poi agire sull’Iva, sia portandola al 4% su pellet e legna da ardere (in Italia sono 1.300 i Comuni non metanizzati), sia riducendola per i lavori degli Enti locali volti alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla messa in sicurezza dei territori. Da prevedere che l’Imu categoria D resti ai Comuni e questi non debbano invece riscuotere le somme per versarle interamente allo Stato.(Segue)