“Siamo in servizio per l’umanità” (oggi il lancio di Luca Parmitano)

"Nella nostra patch un tributo ai 50 anni dell'uomo sulla Luna"

LUG 20, 2019 -

Baikonur, 20 lug. (askanews) – Alle 18.28 ora italiana di oggi, sabato 20 luglio 2019, l’astronauta italiano dell’Esa e colonnello pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare, Luca Parmitano verrà lanciato nello Spazio per la missione “Beyond” dell’Esa, sua seconda missione di lunga durata sulla Stazione spaziale internazionale, dopo “Volare” dell’Asi, nel 2013. Con lui, i suoi colleghi d’equipaggio della Expedition 60/61: il cosmonauta russo, Aleksander Skvortsov e l’astronauta americano della Nasa Andrew Morgan.

“Credo che le mie sensazioni siano leggibili sul mio volto comeun libro – ha detto ieri Parmitano parlando con i giornalisti alla consueta conferenza stampa pre-lancio – per la prima volta in sei anni come equipaggio che sta per partire, guardo nel pubblico e vedo tantissimi volti che riconosco e che sorridono e credo che riflessi nei loro occhi ci sia la stessa scintilla che c’è nei miei. Nel mio cuore c’è tantissima gratitudine per tutti quelli che mi danno supporto e per la mia famiglia e le mie figlie che sono qui. E poi c’è un senso per il lavoro della seconda parte del volo, come comandante. Alla commissione statale che ci ha qualificato per il volo ci siamo presentati in uniforme; chi indossa l’uniforme in Italia è in ‘servizio permanente effettivo’ ed essere in servizio permanente e costante, sulla Stazione come comandante, vuol dire essere al servizio del mio equipaggio per permettere che sia il loro lavoro a brillare e a rendere di successo la spedizione e poi al servizio di tutti quelli che ci danno la possibilità di volare: l’Esa, l’Asi, tutta l’Italia che mi ha formato. Noi andiamo fuori dalla Terra, per la Terra per cui ci sentiamo al servizio di tutta l’umanità”.

Il lancio del colonnello Parmitano e del suo equipaggio sarà in concomitanza con il 50esimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna con l’Apollo 11 che avvenne, appunto, il 20 luglio del 1969, un evento che lo stesso astronauta ha commentato così.

“Sicuramente – ha concluso Parmitano – è una bellissima coincidenza partire la stessa data dell’allunaggio, nel 50esimo anniversario, non credo che ci sia modo migliore di celebrare questo evento, è un grande privilegio. Per quanto riguarda il tributo, già in partenza col nostro equipaggio, abbiamo disegnato una patch che vedete sulla parte destra della nostra uniforme che riflette un po la patch dell’Apollo 11 perché non ci sono i nostri nomi, a simboleggiare che l’evento dell’allunaggio era per tutta l’umanità, in cui l’individuo non conta. Da parte nostra abbiamo voluto riflettere questo messaggio; non ci sono i nomi né le bandiere perché il nostro lavoro è una cooperazione internazionale in cui la squadra conta molto più dell’individuo. Poi la patch in generale riflette quella dell’Apollo 11 con la Luna nella stessa fase lunare in cui era 50 anni fa nel giorno dell’allunaggio, la Terra è in primo piano perché siamo intorno all’orbita terrestre con la nostra missione e la conservazione, con tre stelle che formano una L, numero romano per indicare 50.

Quindi un piccolo tributo, ma il tributo più grande a quei 3 pionieri che hanno consentito l’evento è il nostro lavoro e la nostra dedizione al programma”.

Luca Parmitano, nel mese di ottobre, sarà anche il primo astronauta italiano a ricevere il comando dalla Iss.

È possibile seguire il lancio in diretta streaming sul sito web AsiTv dell’Agenzia spaziale italiana. Programmazioni speciali con interviste e dirette da Baikonur per l’evento anche sulla Rai e SkyTg24.

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