Avvicendamento alla sala stampa vaticana, Bruni succede a Gisotti

Riforma del Papa ha potenziato il dicastero per la Comunicazione

LUG 18, 2019 -

Città del Vaticano, 18 lug. (askanews) – Avvicendamento alla sala stampa vaticana: il direttore “ad interim” Alessandro Gisotti conclude il suo incarico per diventare vicedirettore del dicastero per la comunicazione, insieme a Sergio Centofanti. Il Papa ha nominato Matteo Bruni nuovo direttore della sala stampa.

“Il 21 luglio si concluderà il mio incarico ‘ad interim’ come Direttore della Sala Stampa della Santa Sede”, afferma Gisotti. “Sono grato al Santo Padre per il privilegio che mi ha dato di poter essere il suo portavoce in un periodo così intenso del Pontificato e di offrirmi ora l’opportunità di continuare a servirlo come Vice-Direttore Editoriale dei media vaticani. Gli sono grato per avermi sempre sostenuto come un padre. Ringrazio il Papa, il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione e i Superiori della Segreteria di Stato per aver rispettato la mia scelta – comunicata all’inizio del mandato e successivamente confermata – di svolgere questo ruolo tanto importante per un tempo limitato. Un tempo che permettesse, pur in presenza di un’agenda fitta di avvenimenti, di portare la Sala Stampa ad un nuovo assetto, come da comune impegno preso sei mesi fa con il Prefetto Paolo Ruffini. Come dichiarato al momento della mia nomina, il 31 dicembre scorso, ho assunto l’incarico con spirito di servizio, cosciente del momento eccezionale e inedito per la Sala Stampa, a causa delle improvvise dimissioni del suo Direttore e della sua Vice-Direttrice. In questo semestre così impegnativo – anche e soprattutto per la mia famiglia – ho avuto il sostegno totale del Prefetto Paolo Ruffini e dei miei colleghi della Sala Stampa ai quali va tutta la mia gratitudine. Particolarmente positivo per me è stato anche il rapporto con i colleghi giornalisti. Un rapporto contraddistinto dal rispetto reciproco, pur in momenti di inevitabile confronto. In tale contesto, mi piace ricordare – tra le iniziative realizzate durante la mia direzione – l’intitolazione della sala di lavoro dei giornalisti della Sala Stampa al Direttore Joaquín Navarro-Valls. Un segno per sottolineare che, nella Chiesa e nella Santa Sede, l’informazione conta e deve contare sempre di più. Sono sicuro che Matteo Bruni saprà dirigere al meglio la straordinaria squadra della Sala Stampa. A lui vanno non solo i miei migliori auguri di successo, ma anche la mia disponibilità a collaborare”.

Matteo Bruni è nato il 23 novembre 1976 a Winchester (Gran Bretagna). E’ laureato in Lingue e letterature straniere moderne e contemporanee nell’Università La Sapienza di Roma. Lavora dal luglio del 2009 presso la Sala Stampa della Santa Sede, dove ha seguito le operazioni di accreditamento dei giornalisti e la gestione delle comunicazioni operative alla stampa in qualità di coordinatore della Sezione Accrediti. Nel dicembre del 2013 ha assunto la responsabilità dell’organizzazione e dell’accompagnamento della stampa ammessa al volo papale in occasione dei viaggi del Santo Padre fuori Italia. All’inizio dell’anno 2016 è divenuto Coordinatore del settore Media Operations e Accrediti della Sala Stampa della Santa Sede, in tale ruolo ha coordinato la partecipazione della stampa ai diversi eventi del Giubileo della Misericordia. E’ impegnato da tempo, in ambito ecclesiale, in progetti di cooperazione umanitaria e in programmi di sostegno agli anziani. E’ sposato e ha una figlia. Oltre l’italiano, conosce l’inglese, lo spagnolo e il francese.

Il Papa ha nominato Vice-Direttori della Direzione Editoriale del Dicastero per la Comunicazione Sergio Centofanti e Alessandro Gisotti ViceDirettori della Direzione Editoriale del Dicastero per la Comunicazione, a far data dal 22 luglio 2019.

IL 20 luglio, sabato prossimo, si dovrebbe intanto concludere i Vaticano l’ultima vicenda che Gisotti ha dovuto affrontare, ossia quella delle ossa contenute nel Camposanto teutonico che la famiglia di Emanuela Orlandi sospetta possano appartenere alla ragazza scomparsa nel 1983.

La sala stampa vaticana all’epoca di Giovanni Paolo II è stata guidata dal 1984 al 2006 da Joaquin Navarro Valls, laico dell’Opus dei, dal 2006 (primo anno di Benedetto XVI) al 2016 (terzo anno di Francesco) dal gesuita Federico Lombardi, e poi, di conserva con una profonda riforma del settore comunicativo della Santa Sede, ha avuto come direttore lo statunitense Greg Burke (affiancato da una vicedirettrice, la spagnola Paloma Ovejero, la prima donna in questo ruolo) dal 2016 al 31 dicembre 2018, poi, in seguito alle sue improvvise dimissioni, l’incarico è stato assunto “ad interim” da Alessandro Gisotti, della scuderia della Radio vaticana, sino ad oggi, quando la Santa Sede ha comunicato che il nuovo direttore della sala stampa vaticana è Matteo Bruni, mentre Gisotti, così come Sergio Centofanti, diventano vicedirettore della Direzione editoriale del dicastero della Comunicazione. Una mossa che si spiega, come traspare dalla dichiarazione dello stesso Gisotti, dal fatto che il portavoce aveva assunto sin dall’inizio come un interim in spirito di servizio il compito che è stato molto impegnativo anche per la sua famiglia. E che si inserisce in una riforma di tutto il settore dei media vaticani (oltre alla sala stampa, Radio vaticana, Osservatore Romano, Centro televisivo vaticano, Tipografia vaticana e Libreria editrice vaticana) ricompresi, per volontà di Papa Francesco, sotto la guida del nuovo dicastero vaticano per la comunicazione, inizialmente guidato da mons. Dario Edoardo Viganò e ora, dopo l’incidente in cui quest’ultimo incorso con una pubblicazione incompleta di un testo di Joseph Ratzinger, saldamente guidata ormai da un paio di anni da Paolo RUffini, il primo laico a capo di un ministero vaticano. Dallo scorso 18 dicembre, poi, Ruffini è affiancato da Andrea Tornielli, vaticanista di lunga data, come direttore editoriale. Un nuovo ruolo centrale e “politico”, nell’organigramma vaticano, che definisce la linea della comunicazione della Santa Sede, lasciando alla sala stampa una funzione maggiormente operativa di raccordo tra il Vaticano e i giornalisti.