Camorra, favorivano clan Casalesi: 11 misure cautelari

Reati aggravati dal metodo mafioso

LUG 15, 2019 -

Napoli, 15 lug. (askanews) – La Dia di Napoli ha notificato un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di undici persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo ed in concorso tra loro, dei delitti di concorrenza illecita, trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento personale, fatti aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso e per aver favorito il clan dei Casalesi, fazione Russo Schiavone. Con l’attività di indagine si è intervenuti su una importante articolazione imprenditoriale, strutturalmente legata al gruppo Russo-Schiavone, fazione del clan dei Casalesi e facente capo ad una storica figura apicale, Mario Iavarazzo.

Quest’ultimo, condannato in via definitiva per il delitto di associazione di tipo mafioso, è stato, fino al 2010, il detentore della cassa del clan dei Casalesi, con compiti di distribuzione degli stipendi agli associati e di controllo delle estorsioni e delle attività economiche svolte dal sodalizio. Le indagini hanno ricostruito che Iavarazzo dopo la sua scarcerazione nel maggio 2015, aveva ripreso ad operare nel settore pubblicitario, facendo ricorso anche alla forza di intimidazione del clan nei confronti dei concorrenti. Si contesta inoltre che, al fine di eludere le investigazioni delle autorità, lo Iavarazzo provvedeva ad intestare fittiziamente al fratello ed alla moglie di costui, le quote societarie della Publione, società nata dalle ceneri della Pubblione di Solipago Lucia (quest’ultima dipendente di Mario Iavarazzo e già condannata in altro procedimento) e che il medesimo indagato provvedeva ad intestare fittiziamente ad un prestanome le quote societarie della Adv Comunication.

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