Vacca: (Mibac): digitalizzazione del patrimonio in regioni sud

Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

LUG 12, 2019 -

Roma, 12 lug. (askanews) – “Il Mibac avvia un grande piano di digitalizzazione del patrimonio culturale nelle regioni del PON ‘Cultura e Sviluppo’, cioè Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Puntiamo a impegnare fondi comunitari, fino a 51 milioni di euro, per interventi finalizzati alla valorizzazione dei beni culturali, anche come leva di sviluppo territoriale e come sostegno alla nascita di imprenditorialità e nuova occupazione”. Lo afferma in una nota il Sottosegretario Mibac Gianluca Vacca, titolare della delega agli interventi per la digitalizzazione e l’innovazione dei beni culturali. “Oggi – aggiunge – abbiamo inviato una circolare alle strutture centrali e periferiche del Ministero per individuare i fabbisogni di digitalizzazione e raccogliere proposte progettuali che possano poi essere finanziate mediante bandi di gara rivolti, tra l’altro, al tessuto imprenditoriale e al mondo dell’Università e della ricerca. L’obiettivo è realizzare interventi che migliorino la fruizione dei luoghi della cultura e ne favoriscano la divulgazione della conoscenza. In particolare, i progetti dovranno riguardare: la realizzazione, attraverso tecnologie digitali, di piattaforme conoscitive ed informative legate agli attrattori, di aree di condivisione web oriented, di applicazioni di realtà virtuale, 3D e gaming, di forme innovative di linguaggio; la creazione di archivi digitali che favoriscano la maggiore e più estesa conoscenza e accessibilità del patrimonio culturale; la definizione e applicazione di modalità e strumenti innovativi riguardanti i servizi di accoglienza e di supporto alla fruizione; l’individuazione di forme e strumenti innovativi di gestione integrata delle attività rivolte agli utenti, quali per esempio card per servizi integrati o in rete, sistemi di bigliettazione integrata, servizi di informazione integrata. Insomma, gli spazi di intervento sono davvero ampi, si può fare molto. Lanciamo una sfida importante – conclude Vacca – perché la digitalizzazione del nostro straordinario patrimonio è allo stesso tempo una grande opportunità e una stringente necessità, tanto più per regioni ricche di storia, di arte, di cultura, di bellezza ma non sempre in grado di sfruttare in pieno il loro enorme potenziale”.