Masi e la cultura come Italia ha distrutto scuola e suoi giornali

Presentazione dei libri di Galli della Loggia e Lorenzetto

LUG 12, 2019 -

Lazise del Garda, 12 lug. (askanews) – Tenuta Canova, uno dei fiori all’occhiello delle Cantine Masi e del Lago di Garda – meta turistica tra le più importanti in Italia – è stata ieri scenario dell’evento culturale di alto profilo, “L’aula (e la redazione) vuota. Come l’Italia ha distrutto la sua scuola e i suoi giornali”, organizzato dalla Fondazione Masi. L’incontro ha visto al centro del dibattito gli argomenti trattati dai libri, recentemente pubblicati dall’editore Marsilio, dell’autorevole editorialista e storico del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia “L’aula vuota. Come l’Italia ha distrutto la sua scuola”, e dello scrittore Stefano Lorenzetto, “Chi non l’ha detto. Dizionario delle citazioni sbagliate”. Sono intervenutiLucetta Scaraffia, professore di Storia Contemporanea – Università La Sapienza di Roma – e Giovanni Maria Vian (Premio Masi Civiltà Veneta 2008), storico e giornalista. A moderare l’incontro Marzio Breda, quirinalista del Corriere della Sera.

Dopo l’indirizzo di saluto per conto della Fondazione Masi da parte di Sandro Boscaini, il dibattito, a tratti sagace e ironico, ha delineato in un quadro di attualità e al contempo di amara realtà l’Italia dell’istruzione e dell’informazione.

Galli della Loggia attraverso un’approfondita analisi non convenzionale sul ruolo della triade politica-scuola-istruzione dall’Unità a oggi si è interrogato su come si è involuto il sistema educativo nelle sue tante burocratiche riforme fino a dare una desolata immagine del declino del paese e mettendo sotto accusa classismo, lo sgretolarsi dell’autorità e della disciplina e la decisione “che la scuola non dovesse più trasmettere nozioni, perché noiose, ma servire ad altre cose tra cui promuovere tutti”.

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