Mercato immobiliare alberghiero: 3mld di fatturato nel 2018, +9%

Nel 2019 ammontare complessivo aumenterà a 3,4mld di euro

GIU 26, 2019 -

Milano, 26 giu. (askanews) – Il mercato immobiliare alberghiero italiano ha chiuso il 2018 con il segno più: il fatturato è arrivato a quota tre miliardi di euro di immobili scambiati con contratti di vendita o locazione, con un incremento di nove punti percentuali rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal ‘Rapporto 2019 sul mercato immobiliare alberghiero’ presentato durante l’Hospitality Forum 2019 a Milano. Le previsioni per il 2019 sono di un ulteriore aumento del fatturato che, si legge in una, “raggiungerà un ammontare complessivo di 3,4 miliardi di euro”.

A livello europeo nel 2018 il capitale movimentato nelle transazioni ha superato i 24 miliardi di euro (+3,9 per cento sul 2017), considerando anche le acquisizioni di gruppi e società con sottostante asset che hanno contraddistinto il comparto. Nelle diverse transazioni e fusioni avvenute nel 2018, sono passate di mano oltre 200mila camere, diffuse nelle principali località del continente. Particolarmente attive le società di private equity (circa il 21 per cento degli investimenti), seguite dagli investitori istituzionali (17 per cento), dagli operatori alberghieri (11 per cento) e dai Real estate investment trust (9 per cento).

“Il mercato italiano della ricettività – ha commentato Clara Garibello, direttore di Ricerca di Scenari Immobiliari – è fucina di proposte. Il settore alberghiero sta recependo il modello di ricettività alternativa privata che tanto si è sviluppato negli ultimi anni, in uno scenario che vede i brand internazionali contribuire in modo importante, attraverso nuove aperture all’insegna dell’innovazione e dell’identificazione delle specificità dei luoghi idonei per il lancio di nuove proposte”.

“La crescita del mercato alberghiero italiano – ha dichiarato Giampiero Schiavo, Amministratore Delegato di Castello Sgr – è una notizia molto positiva non solo per gli operatori ma anche per l’indotto del settore turistico. I dati sono di stimolo ulteriore per tutti gli operatori al fine aumentare il dinamismo di questo segmento di mercato con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’offerta turistica italiana”, ha chiosato Schiavo.