Sisma Roma, Ingv: la terra ha tremato fino a Gaeta

La zona presenta una sismicità storica di livello moderato

GIU 25, 2019 -

Roma, 25 giu. (askanews) – La socssa sismica registrata il 23 giugno scorso, alle 22.43, con una magnitudo di 3.7, ha scosso la terra da Roma fino a Gaeta. Sono stati inoltre registrati solo dai sismometri, altri due piccoli eventi sismici, entrambi di magnitudo 1.4, alle 23:06 e alle 1:23 del 24 giugno.

Questo evento si è verificato sul bordo settentrionale del complesso vulcanico dei Colli Albani, in una zona che presenta una sismicità storica di livello moderato. Analizzando la storia sismica della zona degli ultimi 300 anni, unitamente ad altri dati rilevati, i sismologi dell’Ingv hanno elaborato una prima analisi dell’accaduto, restituendo una fotografia dell’area preappenninica a ridosso della città di Roma.

La zona si trova al passaggio tra l’area sismica dei Colli Albani a sud, caratterizzata da una sismicità superficiale, di magnitudo generalmente inferiore a 5 e intensità localmente elevata, con danni fino al grado 8 MCS (terremoto del 26 agosto 1806, magnitudo stimata pari a 5.6) e la catena appenninica a est, interessata, come noto, da eventi di magnitudo maggiore, come nel caso del terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915 (magnitudo stimata 7.1).

La zona presenta una sua sismicità storica di livello moderato, con eventi sismici di magnitudo stimata intorno a 5. In particolare, il terremoto più prossimo all’area dell’evento di ieri è avvenuto il 26 ottobre 1876, con una magnitudo stimata pari a 5.1. In quel caso, si registrarono effetti del grado 7 MCS a Palestrina e Castel San Pietro Romano (RM), mentre a Roma si ebbe un grado 5-6 MCS.