Lezzi: giusto investire su Taranto, non ostili ad Accelor Mittal

"Città splendida che purtroppo è stata molto trascurata"

GIU 25, 2019 -

Roma, 25 giu. (askanews) – “Stiamo facendo degli investimenti in una città che, con il siderurgico, era stata votata al sacrificio per il PIL nazionale. È giusto che Taranto vi contribuisca, ma può farlo anche con altri investimenti che guardino al futuro. E’ una bella città di mare di cui si parla solo per l’ex-Ilva, ma ha, per esempio, una lunga tradizione nell’attività di mitilicoltura, che non può essere dimenticata”. Lo afferma il ministro per il Sud Barbara Lezzi ai microfoni di Radio anch’io su Radio 1 Rai.

“Nonostante il siderurgico – ha detto – Taranto è la città con il più alto tasso di disoccupazione in Puglia. Vogliamo intervenire senza essere definiti ostili ad Accelor Mittal, ostilità che non c’è e lo ribadisco, ma è anche giusto dare un’alternativa a Taranto – prosegue il ministro all’indomani del tavolo istituzionale che si è svolto in Prefettura -, una città splendida che purtroppo è stata molto trascurata negli ultimi decenni. Vogliamo rimettere in piedi il centro storico, costituire lì un Tecnopolo, un centro di ricerca per l’innovazione”.

“Sulla revoca dell’immunità per gli affittuari o acquirenti dell’ex-Ilva vorrei chiarire un grande falso: prima di mettere la norma nel decreto abbiamo parlato con Accelor Mittal, proprio perché siamo delle persone corrette. Voglio specificare che la norma che entrerà in vigore dal 6 settembre non è automatica ma è progressiva. Vuol dire cioè che il grado di immunità andrà a diminuire man mano che si attua il piano ambientale. Accelor Mittal fino ad oggi è anche in anticipo sui tempi imposti per fare determinati interventi di bonifica, come la copertura dei parchi minerali. Se continua a fare quel che ha promesso nel contatto non ha niente da temere”, ha concluso il ministro.