Finito primo esame Svezia per Olimpiadi 2026, tocca a Italia

Carraro: noi più affidabili, poi c'è principio università

GIU 24, 2019 -

Losanna, 24 giu. (askanews) – La delegazione di Milano-Cortina, guidata dal presidente del Coni Giovanni Malagò, è arrivata sventolando bandiere tricolori al centro Congressi di Losanna (Svizzera) dove alle 18 sarà annunciata la sede dei giochi olimpici invernali del 2026. Il Gruppo svedese di Sticcolma-Are si è presentato per prima ai delegati del Cio e ha lasciato il campo agli italiani.

Del gruppo italiano, composto da un centinaio di persone, fanno parte, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, i presidenti delle Regioni Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia, i sindaci di Milano e Cortina Giuseppe Sala e Gianpiero Ghedina, Luca Cordero di Montezemolo, Marcello Lippi e Evelina Christillin, protagonista il 19 giugno 1999 a Seul del l’assegnazione dei Giochi del 2006 a Torino.

“La partita è questa: abbiamo da una parte la candidatura italiana che rispetta di più i requisiti, dall’altra quella della Svezia che si è presentata senza successo già otto volte. Tornare in Italia dopo Torino 2006 contraddice il principio di universalità ma l’Italia, è un paradosso, in questo momento è un po’ più affabile. È un dato di fatto che ai mondiali di Are, non per colpa degli organizzatori, siano state annullate delle gare. Statisticamente parlando quando organizzi una cosa a Bormio o a Cortina è più difficile che si debbano cancellare gare per motivi climatici” ha sintetizzato Franco Carraro, delegato Cio non votante.