Rizzoli: da Lombardia pieno sostegno a lavoratori Mercatone Uno

Soddisfazione per decisione del ministero Sviluppo economico

GIU 20, 2019 -

Milano, 20 giu. (askanews) – Soddisfazione per la decisione presa al ministero dello Sviluppo economico di ripristinare l’amministrazione straordinaria per azienda e lavoratori di Mercatone Uno è stata espressa dall’assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Melania Rizzoli.

“Molta strada è ancora da fare ma questo primo passo mi restituisce la speranza che il governo, i sindacati e l’Inps moltiplichino con noi il loro impegno nella ricerca di soluzioni che portino al miglioramento delle condizioni di quelle famiglie, in particolare di coloro i quali avevano un contratto part time, oggi i più penalizzati” ha spiegato Rizzoli, sottolineando che “la vicenda Mercatone Uno è una cartina di tornasole della situazione più generale del settore e per questo l’impegno di Regione Lombardia nel sostegno ai lavoratori sarà sempre più serrato, come è proprio delle nostre politiche: sono sempre più frequenti le situazioni in cui i lavoratori restano per mesi senza stipendio, anche in considerazione delle difficoltà che negli ultimi mesi sta vivendo la grande distribuzione organizzata, con ormai svariate crisi in corso”. “Oltre a Mercatone Uno – ha concluso – ricordo infatti la lunga crisi di SuperDì, i licenziamenti di Grancasa, le sofferenze di Trony, Euronics e Mediaworld, l’acquisizione in corso di Auchan da parte di Conad”.

La Regione ha ricordato che nell’ultimo Consiglio regionale, Rizzoli si era subito espressa a favore della riattivazione di uno strumento di anticipazione sociale per sostenere i lavoratori sospesi a zero ore, in risposta alla mozione votata da tutti i capigruppo che impegnava la giunta a farsi parte attiva con il Mise e il governo, per accelerare il riconoscimento degli ammortizzatori sociali, promuovere un accordo di intesa con gli istituti bancari per la sospensione temporanea del pagamento dei mutui, aprire una riflessione all’interno della IV Commissione e un tavolo fra gli assessori competenti e le parti.