Leggi Regionali, Cdm ne ha impugnate cinque

Coinvolte Liguria, Valle d'Aosta e Provincia di Bolzano

GIU 19, 2019 -

Roma, 19 giu. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato diciannove leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di impugnare la legge della Regione Liguria n. 3 del 19/04/2019, recante “Modifiche alla legge regionale 22 febbraio 1995, n. 12 (Riordino delle aree protette) e alla legge regionale 10 luglio 2009, n. 28 (Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità)”, “in quanto varie norme che riguardano il procedimento istitutivo, l’organizzazione amministrativa, la perimetrazione, la vigilanza e il Piano delle aree protette regionali, contrastano con gli standard di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema posti dal legislatore statale nell’esercizio della propria competenza esclusiva nella materia, violando l’117, secondo comma, lett. s), della Costituzione, nonché i principi di efficacia, efficienza ed economicità che devono presiedere all’esercizio dell’azione amministrativa sanciti dall’articolo 97 della Costituzione”; la legge della Regione Liguria n. 5 del 19/04/2019, recante “Norma di interpretazione autentica”, in quanto “una norma riguardante il personale regionale lede la competenza dello Stato in materia di ordinamento civile, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione, configgendo altresì, con il principio di uguaglianza di cui all’articolo 3 e con i principi di buon andamento e imparzialità dell’Amministrazione di cui all’articolo 97 della Costituzione”.(Segue)