Papa Francesco domenica a Camerino tra i terremotati delle Marche

Visita le strutture abitative, incontra i sindaci, celebra messa

GIU 14, 2019 -

Città del Vaticano, 14 giu. (askanews) – Papa Francesco domenica prossima, 16 giugno, si reca in visita a Camerino tra le persone che, nella diocesi marchigiana, furono colpite a più riprese dal sisma che interessò il Centro Italia tra il 2016 e il 2017.

“Già soltanto la sua presenza ci fa gioire e ci ridà la speranza che chiunque ha responsabilità di governo rimetta al centro della sua attenzione tutte le zone colpite dal terremoto del 2016”, afferma a Vatican News il sindaco di Camerino Sandro Sborgia. “La ricostruzione sta procedendo molto lentamente. Camerino sconta purtroppo un ritardo a cui questa nuova amministrazione dovrà far fronte. Stiamo lavorando per cercare di capire bene qual è la distribuzione del danno all’interno del tessuto della città, in modo tale da poter avviare le prime iniziative per poter dare il via a un inizio di ricostruzione”. Il sindaco ricorda: ” Nel territorio abbiamo 311 soluzioni abitative per un totale di 634 persone che vi abitano. E’ chiaro che sono soluzioni abitative di emergenza ed è lì che l’amministrazione comunale rivolge lo sguardo per cercare di far sì che non vengano meno i servizi, che gli anziani non vengano lasciati soli, che sia loro rivolta quell’attenzione necessaria perché non si sentano mai abbandonati. La cosa più pericolosa è la solitudine”.

La partenza del Papa in elicottero dall’eliporto del Vaticano sarà alle ore 8; dopo 45 minuti l’atterraggio al Centro sportivo dell’Università di Cameri­no, in Località Calvie. Il Papa sarà accolto dall’arcivescovo mons. Francesco Massara, dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dal prefetto di Macerata Iolanda Rolli e dal presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari. Con loro il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e Claudio Pettinari, rettore dell’Università locale. Alle 9 avrà inizio la visita alle Strutture Abitative Emergenziali (SAE) con le famiglie che vi abitano, in Località Cortine. Seguirà la visita in Cattedrale e l’incontro con i sindaci dei Comuni della diocesi. In Piazza Cavour, alle 10, la celebrazione della Santa Messa e alle 12 la recita dell’Angelus. Il Papa pranzerà alle 13 con i sa­cerdoti della diocesi presso il Centro di Comunità San Paolo. Alle 15, prima di decollare dal Centro sportivo dell’Università di Camerino, Francesco saluterà le Personalità che lo hanno accolto all’arrivo. Alle ore 15 e 45 è previsto il rientro in Vaticano.

Lo scorso 3 giugno, intanto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva incontrato i vescovi delle diocesi terremotate. Nell’incontro, promosso dalla Segreteria Generale e presieduto dal Card. Gualtiero Bassetti, si leggeva in una nota della Cei, sono state rappresentate dai Pastori le istanze delle comunità locali e la loro sofferenza, a fronte di uno Stato percepito come lontano o comunque in ritardo nel processo di ricostruzione. Al Presidente del Consiglio è stato condiviso anche il disagio legato a un impianto legislativo stratificato nel corso del tempo e appesantito dai tempi della burocrazia. Il premier ha assicurato che in tempi brevi sarebbe stata approvata l’Ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni culturali. L’Ordinanza ha una copertura di 300 milioni di euro; il suo obiettivo fissare le modalità per l’avvio della ricostruzione di circa 600 chiese – rispetto alle 3 mila danneggiate dal sisma – individuate da un anno e mezzo secondo criteri di priorità stabiliti dalle Diocesi con il coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni. I Vescovi hanno evidenziato come le chiese costituiscano – oltre che un luogo di culto per la fede – un essenziale riferimento aggregativo a servizio del bene comune: riaprirle diventa risposta al senso di sfiducia e di solitudine, nonché via imprescindibile per rilanciare la presenza turistica. Il Presidente Conte, affiancato dal Capo-Gabinetto Alessandro Goracci, si è fatto interprete di un approccio pragmatico, che – sul piano attuativo – riveda l’impianto legislativo, agevolando l’opera di ricostruzione.