Sempre più italiani si rivolgono ai centri di ascolto Caritas

Sono il 42,2% , quelli stranieri il 57,8%

GIU 13, 2019 -

Roma, 13 giu. (askanews) – Sono 3.368 gli sportelli Caritas in Italia in cui le persone in difficoltà “parlano” della loro situazione. I Centri di ascolto Caritas, presenti praticamente in tutte le diocesi italiane, si articolano in centri diocesani, zonali o parrocchiali. Dal 1999, data dell’ultimo convegno nazionale, sono quasi raddoppiati. Nel 2018 hanno realizzato 208.391 interventi di ascolto, orientamento, consulenza.

Attivando, presso i servizi collegati, 1 milione e 17 mila 960 erogazioni di beni e servizi materiali (viveri, vestiario, prodotti per l’igiene personale, buoni pasto), cui vanno aggiunti 175.685 interventi di accoglienza residenziale.

I volontari dei Centri di ascolto offrono orientamento, con funzioni di segretariato sociale a chiunque si trovi in difficoltà. Se fino a pochi anni fa gli stranieri erano circa i due terzi, ora le percentuali si sono livellate: secondo il Rapporto Caritas 2018 sulle povertà, gli “utenti” italiani sono il 42,2%, quelli stranieri il 57,8%. “Con ogni probabilità sono gli effetti dell’onda lunga della crisi”, spiega ad Avvenire Renato Marinaro, responsabile del servizio promozione di Caritas italiana. Famiglie italiane che crollano, insomma, dopo avere resistito per alcuni anni ai contraccolpi della congiuntura economica. Magari consumando i risparmi.

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