De Rita: sanità, 13 mln chiedono opinione a pubblico e privato

Trasformazione lenta, che oggi è netta per arbitraggio del singolo

GIU 13, 2019 -

Roma, 13 giu. (askanews) – “Parliamo di un cambiamento rispetto al precedente decennio giocato sul pubblico e privato. Oggi, questa separazione non è così netta, ci sono tre categorie di persone: quelle che si accorgono che la lista d’attesa è troppo lunga e si adattano, aspettando, quelli che si rassegnano e non si curano e quelli che si rivolgono al privato. Significativi i 13 milioni di persone che chiedono la doppia opinione, pubblico – privato. Questa trasformazione lenta che ci è stata in 10 anni, diventa ancora più netta per l’arbitraggio del singolo, è il singolo il vero principe del gioco sanitario tra pubblico e privato”. Lo ha detto Giuseppe De Rita, presidente del Censis, commentando il IX Rapporto Rbm-Censis sulla sanità pubblica, privata e intermediata presentato oggi al Welfare Day.

Dal rapporto emerge come nel 2019, quasi 1 italiano su 2 (il 44% della popolazione), a prescindere dal proprio reddito, si è ‘rassegnato’ a pagare personalmente di tasca propria per ottenere una prestazione sanitaria senza neanche provare a prenotarla attraverso il SSN.