Firenze, 11 giu. (askanews) – La Toscana vara nuove politiche per la montagna. Il Consiglio regionale, nella seduta di oggi ha approvato il testo di iniziativa di una decina di consiglieri del gruppo Pd – primo firmatario Massimo Baldi – e si dota, quindi, di un “ombrello normativo che prima non disponeva”, ha spiegato il consigliere.
Gli intereventi attesi, illustrati anche dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), investono diversi fronti: si passa dalla valorizzazione dei territori montani al contrasto dei fenomeni di abbandono e di invecchiamento della popolazione residente, attraverso azioni di sostegno e promozione delle economie locali. Si guarda al territorio montano, è stato ricordato più volte, come area di alto valore e potenzialità di sviluppo in riferimento al contesto ambientale, sociale ed economico.
Il lavoro svolto, ha detto Baldi, è stato lungo, è durato quasi tre anni, “consegna alla Toscana una normativa che intende la montagna come valore eco-sistemico”, vale a dire che quello che accade in quel territorio ha effetti sull’intera regione. “Gli strumenti di coordinamento esistenti – ha spiegato ancora Baldi – non davano i risultati sperati. Siamo intervenuti e abbiamo fatto un passo in avanti”.
In sede di dibattito, i consiglieri del Movimento 5 stelle Gabriele Bianchi e Giacomo Giannarelli hanno annunciato voto di astensione. “Servono politiche chiare. La proposta di legge in discussione è farraginosa e rallenta le esigenze di miglioramento”, ha spiegato Bianchi. Per Giannarelli, invece, il testo è un “contenitore vuoto. I principi sono condivisibili, ma entrando nel merito della legge, non ci sono contenuti né risposte”.
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