Lombardia, via libera a testo su florovivaismo e agriturismo

Provvedimento passa con 43 voti favorevoli, un solo contrario

GIU 11, 2019 -

Milano, 11 giu. (askanews) – Vino e pesce solo di provenienza regionale, un massimo di 160 pasti al giorno e non più di 100 posti d’alloggio. Una particolare attenzione alla valorizzazione della cucina tradizionale e ai prodotti del territorio, un articolo ad hoc per l’enoturismo. Sono alcune delle novità introdotte dalla modifica della legge regionale 31 (testo unico in materia di Agricoltura, Foreste, Pesca e Sviluppo rurale) approvata nella seduta di oggi del Consiglio regionale della Lombardia. Sono stati 43 i voti a favore, un contrario e 26 gli astenuti.

Tra le tante cose, il provvedimento precisa in cosa consiste l’attività principale florovivaistica. Si definisce un limite di superficie destinata all’attività di vendita dei prodotti complementari all’attività principale (non oltre il 10% e non superiore ai 1000 mq) e si definisce un assortimento merceologico a complemento del prodotto florovivaistico e complementare all’attività principale.

Nel documento vengono anche elencate tutte le attività agrituristiche che possono essere svolte dagli agricoltori quali, l’ospitalità in alloggi o in spazi aperti attrezzati per la sosta dei campeggiatori, fino a un massimo di 100 al giorno; possibilità di organizzare attività di degustazioni del prodotto aziendale. Sono consentite attività agro-turistiche-venatorie, cinotecniche, ricreativo-culturali, ludico didattiche, di rilevanza sociale nonché di itturismo e ippoturismo. Viene introdotto l’obbligo di esistenza del fabbricato da utilizzare per l’attività agrituristica da almeno tre anni e si precisa che il fabbricato deve possedere il requisito di ruralità.

Altra novità di gran rilievo è l’introduzione di un articolo a promozione dell’enoturismo, la giunta provvederà ad istituire un elenco regionale degli operatori che saranno pubblicati sul sito della Regione. E’ una forma di turismo che pone ovviamente al centro il vino e la sua produzione ma non si limita alla sola degustazione, il turista viene reso partecipe del processo di produzione, entra direttamente in contatto con il produttore, la sua terra e la sua storia.