Toscana, Marchetti chiede contrasto a insetto del castagno

"Cosa è successo dal 2014 a oggi?"

GIU 4, 2019 -

Firenze, 4 giu. (askanews) – “Una battaglia condotta con certo successo fino al 2014: e poi? Poi a quanto pare rispetto al cinipide del castagno la Regione ha abbassato la guardia ed ecco: dalla Garfagnana alla Montagna Pistoiese e all’Amiata siamo di nuovo all’emergenza parassita”. La afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Maurizio Marchetti, che ha presentato un’interrogazione sull’emergenza rappresentata dall’insetto più dannoso per il castagno.

“Da parte dei castanicoltori registro ripetuti allarmi circa una recidiva delle infestazioni. Perché? Voglio che la Regione mi spieghi cosa è stato fatto negli anni 2015-2018 quanto a rilasci dell’insetto antagonista del cinipide, perché attualmente le piante che presentano le tipiche ‘galle’ con le uova della vespa cinese si stanno moltiplicando. Il rischio è di compromettere i raccolti di castagne, la complessiva filiera produttiva con conseguente spostamento delle ricerche di mercato verso altri territori fuori dalla Toscana, ma anche i nostri habitat”.

Il capogruppo di Forza Italia chiede alla Regione di sapere “se vi siano state attività di rilascio dell’antagonista Torymus sinensis, ed eventualmente quante e in quali siti, nelle annualità 2015-2018» e se non ritenga, «in attesa degli esiti degli annunciati monitoraggi, di mettere in atto misure di contrasto immediate onde evitare ulteriore diffusione del cinipide del castagno». Questo per stare all’emergenza. Da cui poi progettare le prospettive, con Marchetti che domanda «se non si intenda, per il futuro, pianificare una quota di rilasci di mantenimento dell’antagonista Torymus sinensis, tenendo però conto delle differenze tra le fasi fenologiche delle due specie di imenotteri e delle interferenze indotte su di esse dai mutamenti climatici in atto”.