“Lo sfacelo dei rifiuti non è colpa dei dipendenti” (l’ex presidente Ama)

"Raggi ha vanificato il grande lavoro del passato"

GIU 4, 2019 -

Roma, 4 giu. (askanews) – “Dopo dieci giorni dalla bocciatura in Giunta della proposta di bilancio 2017 dell’Ama e dopo le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari, è stata la volta del presidente Lorenzo Bagnacani revocato con l’intero CDA dalla Sindaca Raggi che lo aveva nominato a causa dei disservizi e del mancato raggiungimento degli obiettivi e a tutt’oggi non si trovano sostituzione adeguate. Lo sfacelo della raccolta e della gestione dei rifiuti nella Capitale è ormai un fenomeno conosciuto purtroppo non solamente a Roma, ma nell’intero Paese e ripreso dai mezzi di comunicazione anche estera che oggi si aggrava ancora di più lasciando nella totale incertezza i lavoratori dell’Azienda, come i cassonetti stracolmi che a causa delle temperature quasi estive stanno causando sempre di più problemi”. E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, ex presidente dell’Ama ed oggi portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

“Si è tentato recentemente da parte del Campidoglio di giustificare l’emergenza rifiuti a Roma come la conseguenza dell’incendio che l’11 dicembre scorso ha incenerito l’impianto TMB al Salario, passando per i giorni di malattia che usufruiscono come ogni altro lavoratore i dipendenti dell’AMA, o il numero del personale che usufruisce della Legge 104 – racconta Benvenuti -. Nulla di più falso.

“Sta di fatto che si sta vanificando il grande lavoro che era stato realizzato in passato e programmato per il futuro. Aver raggiunto – ricorda Benvenuti – a fine dicembre del 2012 lo storico traguardo del 30% di differenziata a livello di percentuale, ha collocato Roma nel gruppo di testa fra le grandi città europee superando Parigi, Bruxelles e Madrid.

Partendo dal 22% di agosto 2011, per poi aver raggiunto poco meno del 40% a fine dicembre del 2013, consentendo di superare per percentuale di raccolta , le principali città del Vecchio Continente con l’eccezione di Monaco di Baviera, con un programma di pulizia della città, di decoro, di interventi straordinari di ben altro livello qualitativo e quantitativo”.

“In quel periodo l’Ama ha raccolto il plauso di personalità di livello internazionale come Jack Macy e Paul Connett, quest’ultimo principale teorizzatore della strategia “Rifiuti Zero” che per la prima volta – ricorda Benvenuti – si sono confrontati con i Dirigenti della municipalizzata, dando anche un valore internazionale all’operato”.

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