Infezioni ospedaliere, in Italia causano quasi 8 mila morti l’anno

Nasce oggi alleanza allargata con l'obiettivo di ridurle del 30%

MAG 23, 2019 -

Roma, 23 mag. (askanews) – Nasce dalla collaborazione tra politica, sanità e aziende il documento programmatico che si propone di prevenire il 30% delle infezioni correlate all’assistenza. Si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria, un dramma che giorno dopo giorno si consuma tra i corridoi e i reparti delle strutture sanitarie che, secondo gli esperti, potrebbe essere almeno in parte evitato. Un flagello che, secondo i dati forniti dallo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), avrebbe causato lo scorso anno in Italia 7.800 decessi, con una probabilità di contrarre infezioni durante un ricovero ospedaliero del’6%. Parliamo di 530 mila casi ogni anno: dati che pongono il nostro Paese all’ultimo posto in Europa. A conferma di questo scenario, gli ultimi dati forniti dal Rapporto Osservasalute 2018, che testimoniano come in 13 anni è raddoppiata la mortalità sepsi-correlata passando da 18.668 decessi del 2003 a 49.301 del 2016.

E’ proprio per accendere i riflettori su questo tema che, su iniziativa di Motore Sanità – con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, della FIMMG, dell’Istituto Superiore di Sanità e della SIFO e con il contributo incondizionato di3M – si è svolto presso la Sala Atti Parlamentari ‘Giovanni Spadolini’ della Biblioteca del Senato l’evento ‘Focus sulla prevenzione delle infezioni ospedaliere’. Il documento programmatico, eredità materiale di questo incontro, vuole essere punto di riferimento per fornire alle istituzioni una guida per affrontare il tema. Sorveglianza e controllo sono le due parole chiave protagoniste del documento insieme all’attuazione delle “buone pratiche” ovvero l’adozione di alcuni semplici ma fondamentali passaggi. A partire dalla più nota pratica lavaggio delle mani, ma non solo. Il problema è ben più complesso per questo motivo si auspica che vengano rinforzati il sistema di prevenzione lungo tutto il percorso assistenziale, partendo da una sicura e certificata sterilizzazione dello strumentario chirurgico, ad un’ottima preparazione del campo operatorio e sistemi di barriera, al riscaldamento del paziente durante un’operazione chirurgica, all’uso di medicazioni in grado di tenere sotto controllo eventuali infezioni dovute all’accesso venoso attraverso il catetere. (segue)