Fvg: confronto Regione con Ministero Istruzione

Fvg chiede più competenze

MAG 22, 2019 -

Trieste, 22 mag. (askanews) – Un esercizio reale dell’autonomia per dare attuazione al titolo V, con un capitolo dedicato alla crescita e potenziamento del sistema degli Its. La richiesta di una circolare esplicativa rispetto al tema, sempre più attuale, dell’integrazione e dell’inclusione. Un adeguamento delle risorse destinate alla Sissa, alla luce del ruolo e dei risultati ottenuti. Un progetto sperimentale per valorizzare la scuola trilingue di Tarvisio e renderla paradigma di riferimento in ambito europeo come esempio di multiculturalità. Sono le quattro direttrici principali lungo le quali si è sviluppato un confronto diretto tra ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Centrale il tema dell’autonomia: la Regione ha consegnato al Ministero una bozza della norma che verrà presentata a discussa in commissione Paritetica Stato-Regioni e che contempla una serie di aspetti che l’Esecutivo Fvg considera di primaria importanza.

Posto, quindi, l’accento sulla necessità di acquisire maggiori margini di autonomia e di ottenere un adeguato riconoscimento a livello legislativo in un settore strategico per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia, qual è l’istruzione, con la consapevolezza dell’influenza esercitata dalle specificità territoriale e dalle lingue storiche minoritarie nelle attività formative ed educative: tutto ciò, è stato evidenziato, costituisce l’obiettivo primario del voler dare attuazione al titolo V in materia di istruzione non universitaria. L’attuazione della maggiore autonomia si esplica altresì nell’acquisizione di maggiori competenze nell’ambito del sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore con riferimento agli istituti tecnici superiori. Le maggiori competenze afferiscono agli standard organizzativi e gestionali delle fondazioni istituti tecnici superiori (Its) per lo sviluppo delle relazioni tra sistema produttivo, autonomie scolastiche e formative e istituzioni universitarie, con riferimento al raccordo tra istruzione tecnica superiore e formazione universitaria professionalizzante. Di stretta attualità il confronto su una gestione inclusiva, istituzionale e corretta dell’integrazione applicata al comparto scolastico: la Regione chiede, in particolare, di puntualizzare alcuni aspetti della circolare Gelmini del 2010, anche alla luce di un mutato contesto sociale, evidenziando che alcuni territori stanno pagando un prezzo insostenibile a troppi anni di inerzia politica.