Pratiche sospette per la cittadinanza italiana, sei arresti

Oltre 1.500 le pratiche sotto la lente d'ingrandimento della Polizia

MAG 20, 2019 -

Roma, 20 mag. (askanews) – E’ di sei arresti il bilancio dell’operazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha smantellato una organizzazione criminale dedita alla corruzione per il rilascio della cittadinanza italiana.

Diciannove perquisizioni, nei confronti di complessivi 19 indagati. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e si sono concluse, di recente, con la firma dei primi decreti di revoca dello status di cittadino italiano da parte del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno, per i cittadini stranieri che avevano fruito del “sistema” criminale per acquisire lo status giuridico pur non avendone i requisiti.

Le attività di analisi e di verifica informatica degli specialisti del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic), tutt’ora in corso, riguarderebbero oltre 1.500 pratiche sospette per l’ottenimento della cittadinanza italiana, emerse nel corso delle indagini e contabilizzate in veri e propri ‘libri mastri’.

Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, favoreggiamento, detenzione abusiva di codici di accesso a sistema informatico, accesso abusivo al sistema informatico SICITT del Dipartimento libertà civili ed immigrazione del Ministero dell’Interno, utilizzato per l’istruttoria relativa alle pratiche per la concessione della cittadinanza italiana a firma del Presidente della Repubblica.

int4