Il cardinale riattacca la luce in un palazzo occupato a Roma

Al buio e senza acqua calda erano 450 persone. Domani assemblea pubblica

MAG 12, 2019 -

Roma, 12 mag. (askanews) – “E Dio disse luce e luce fu”. E’ quanto ha twittato Spin Time Labs, che rappresenta il palazzo occupato con circa 450 persone che ci vivono a Roma, via di Santa Croce in Gerusalemme. La notte scorsa, infatti, è tornata la luce nello stabile, al buio e senza acqua calda dal 6 maggio a causa di un debito di 300mila euro per le bollette. A risolvere la situazione è stato il Vaticano, nella persona dell’elemosiniere del Papa, il cardinale Krajewsky, che avrebbe riattaccato personalmente il contatore sigillato, prendendosene la responsabilità. Gli occupanti, con un “presidio notturno”, hanno evitato un nuovo distacco della corrente. Sulla situazione è stata convocata un’assemblea pubblica lunedì 13 maggio alle 18 a via di Santa Croce in Gerusalemme.

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