Cosa ha detto Chiara Giannini autrice del libro-intervista su Salvini

Presentazione in un hotel a Torino dopo l'esclusione di Altaforte al Salone

MAG 11, 2019 -

Torino, 11 mag. (askanews) – “Altaforte Edizioni è intenzionata a partecipare a ogni fiera editoriale che ci sarà in Italia”.

Francesco Polacchi, fondatore di Altaforte, casa editrice esclusa dal Salone del libro in occasione della presentazione del libro ‘Io sono Matteo Salvini’ di Chiara Giannini, in un hotel di Torino, è determinato a presentarsi a tutte le principali fiere del libro.

Accanto a Polacchi il responsabile editoriale di Altaforte Andrea Antonini e la giornalista Giannini, che nel pomeriggio vuole recarsi con il suo libro al Salone.”Sono convinto che il vero motivo dell’ostracismo nei nostri confronti siano i contenuti delle nostre pubblicazioni, in ogni caso ringrazio coloro che ci hanno escluso perché ci hanno dato rinnovato vigore”, ha detto Antonini. Dalle polemiche dei giorni scorsi dicono i fondatori di Altaforte la casa editrice non ha beneficiato di un boom delle vendite. “Avevamo numeri strairdinari nel mondo dell’editoria già prima delle polemiche”, ha rimarcato Antonini.

C’è chi ha definito un atto fascista la loro esclusione, interpellati sul tema, Antonini ha definito la decisione del Salone una prepotenza. “Non intendiamo – ha concluso – far passare questa vicenda, che è una prepotenza e un atto di prevaricazione, in silenzio. Per cui intenteremo una battaglia legale che gli stessi componenti del Salone del libro che ritengono già persa”.

“In Italia non esiste il reato di apologia di fascismo, c’è una sentenza della Corte di Cassazione, esiste semmai il reato di ricostituzione del passato partito fascista. E Casapound non è un partito illegale” ha detto Chiara Giannini. La polemica che ha investito Altaforte “si è scatenata prima delle dichiarazioni dell’editore Polacchi”, ha detto l’autrice parlando di “un attacco strumentale al ministro Matteo Salvini, che si è fidato di me”. “Salvini è un uomo molto aperto di mentalità – ha detto Giannini – l’ho visto qualche giorno fa durante un comizio in Toscana, ci siamo salutati come sempre ma non abbiamo parlato del libro.

Quando ho fatto la richiesta ai suoi più stretti collaboratori di poter pubblicare il libro-intervista, ho inviato una mail dicendo che l’avrei fatto con Altaforte. Il ministro non ha rilasciato un’intervista ad Altaforte, ma a Chiara Giannini come ha fatto tante altre volte in questi anni”.

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