Enogastronomia, “L’Imbuto” di chef Tomei ora a Palazzo Pfanner

Il ristorante ha conquistato nel 2014 una stella Michelin

MAG 10, 2019 -

Roma, 10 mag. (askanews) – Il Ristorante “L’Imbuto” di chef Cristiano Tomei si sposta. Dopo aver aperto qualche anno fa all’interno del Lu.C.C.A – Lucca Center of Contemporary Art – conquistando nel 2014 una stella Michelin – la nuova e prestigiosa sede si trova all’interno della limonaia di Palazzo Pfanner, sempre nella città toscana. Ad accogliere L’Imbuto è quindi una location storica, nota sia per lo splendido giardino barocco all’italiana progettato agli inizi del Settecento da Filippo Juvarra, sia per avere ospitato le riprese de Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli e di Ritratto di Signora di Jane Campion.

“Da tempo ero alla ricerca della nuova casa per il mio ristorante – afferma chef Tomei – e Palazzo Pfanner con la sua storia, i suoi spazi e il suo giardino rappresenta tutto quello che stavo cercando. L’essenza de L’Imbuto rimane la stessa. Negli anni i miei estimatori hanno imparato a conoscere e ad apprezzare, si tratta quindi di un cambiamento nel segno della continuità”.

Considerato dalla critica enogastronomica come uno degli chef della scena creativa culinaria italiana, Cristiano Tomei rappresenta una voce fuori dal coro nel panorama nazionale per filosofia, approccio e stile. La sua cucina porta avanti quel processo di incontro tra territorio e creatività. Non vuole stupire in un modo fine a sé stesso, ma ha lo scopo di far stare bene la gente per fare vivere un’esperienza da ricordare. Schietto, autodidatta e poco avvezzo ai formalismi, catalizza da sempre l’attenzione dei commensali con pochi semplici elementi: una grande materia prima, un utilizzo intelligente e mai estremizzato della tecnica, una creatività esplosiva domata con intelligenza. Ama presentare personalmente i suoi piatti agli ospiti: gusti, consistenze, abbinamenti, calici e conversazione diventano una cosa sola, stimolando la curiosità e accendendo il divertimento sia per chi sta seduto a tavola, sia per chi sta in piedi a servirlo.