Verona come Milano, parte il rilancio del suo nucleo più antico

Il 25 e 26 maggio aprono 18 cortili e giardini di Veronetta

APR 30, 2019 -

Milano, 30 apr. (askanews) – Come Milano ha rilanciato negli ultimi anni il quartiere delle Cinque Vie, il cuore dell’antica città romana, Verona cerca di seguire l’esempio con il rilancio di Veronetta, il nucleo abitativo più antico della città veneta, situato sulla riva sinistra dell’Adige. Lo fa con l’iniziativa “Giardini Aperti”, alla quale collaborano anche alcuni dei protagonisti della recente riqualificazione milanese come l’associazione culturale 5Vie Art Design. Per la prima volta infatti 18 portoni e cancelli di altrettante aree di Veronetta si apriranno al pubblico per due giorni, sabato 25 e domenica 26 maggio. In cima alla lista c’è il Giardino Giusti, tesoro cinquecentesco noto in tutto il mondo, ma anche cortili di palazzi e monasteri di solito inaccessibili, come Casa Nazareth e Congregazione Figlie di Gesù. Luoghi per lo più sconosciuti, ma anche spazi che raccontano la storia del quartiere che ospita, tra l’altro, l’università e i resti del Teatro Romano.

“Giardini Aperti” è la prima delle iniziative nate dal tavolo di lavoro per Veronetta. Negli ultimi mesi, infatti, l’Amministrazione comunale e il Giardino Giusti hanno coinvolto vari soggetti per un comune obiettivo: il rilancio turistico del quartiere, con le sue attrattive culturali, ma anche con il fascino autentico di uno spaccato fuori dai classici circuiti. Con un unico biglietto si avrà diritto a un bracciale che permetterà di accedere a tutti e 18 i giardini durante l’intero fine settimana e ad una pubblicazione con mappe, annotazioni botaniche e cenni storici dei luoghi da visitare. Le prevendite potranno essere acquistate dal 20 maggio allo Iat di via degli Alpini al costo di 8 euro. Gratis per i minori di 13 anni. I giardini saranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, anche in caso di maltempo.

“Vogliamo valorizzare un intero quartiere – ha dichiarato l’assessore al Turismo del Comune di Verona, Francesca Briani – e per farlo è necessario collaborare con tutte le realtà che vivono questa zona di Verona. Dall’università alle gallerie d’arte, dagli spazi museali ai residenti, dobbiamo saper fare rete creando percorsi turistici alternativi, come stiamo facendo in altri punti della città. Questo sarà solo l’anno zero, la volontà, infatti, è quella di ripetere l’evento ogni anno, allargando sempre di più la platea degli interlocutori”.

“Sarà un’opportunità imperdibile per conoscere una parte della città con una prospettiva diversa – ha aggiunto la presidente della neonata associazione ‘Giardini Aperti Verona’ Maria Giulia da Sacco – e avventurarsi al di fuori dei normali percorsi, grazie anche alla generosità dei proprietari dei giardini che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e metteranno a disposizione i loro spazi per un weekend. Ogni cortile sarà aperto e custodito da volontari e ciascun visitatore potrà programmare un itinerario personalizzato”.