Scuola, intesa tra governo e sindacati: revocato lo sciopero

Bussetti: stipendi più alti e in ruolo chi insegna da più 36 mesi

APR 24, 2019 -

Roma, 24 apr. (askanews) – Il governo ha raggiunto nella notte un accordo con i sindacati del settore dell’istruzione e della ricerca che porta alla revoca dello sciopero generale del mondo scuola, università e Afam, ricerca già organizzato per il 17 maggio.

“A Palazzo Chigi-Presidenza del Consiglio dei Ministri abbiamo appena siglato l’accordo con i sindacati rappresentativi dei nostri settori”, ha annunciato su Facebook il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, spiegando che “sono due dei punti qualificanti dell’intesa: più risorse per il prossimo rinnovo contrattuale, per garantire stipendi adeguati agli insegnanti” e “soluzioni mirate per il precariato: chi insegna da più di 36 mesi avrà percorsi dedicati per l’immissione in ruolo”.

“Ringrazio il Presidente Giuseppe Conte per il supporto dato alla trattativa. E ringrazio i Sindacati: insieme stiamo lavorando per il bene della scuola”, ha concluso il ministro.

I sindacati chiedevano in particolare “un nuovo contratto che rivaluti le retribuzioni di tutto il personale allineandole a quelle degli altri paesi europei; ribadire il carattere unitario e nazionale della scuola italiana contro il tentativo di regionalizzare il sistema di istruzione; un piano straordinario di assunzioni del personale contro la precarietà del lavoro di docenti e Ata; una scuola pubblica accogliente, inclusiva e di qualità contro ogni discriminazione per motivi geografici o sociali”.

“È sicuramente apprezzabile che il Presidente del Consiglio, insieme al ministro dell’istruzione abbiano voluto direttamente incontrare i sindacati della Scuola e dell’intero Comparto Istruzione e ricerca”, hanno spiegato in una nota i sindacati Flc Cgil, Cisl FSUR federazione Uil Scuola RUA, Snals Confsal, Gilda-Unams: “E’ un metodo che dovrebbe essere permanente e ordinario e non da utilizzare solo nei momenti in cui le organizzazioni sindacali sono costrette a mobilitarsi. Abbiamo ricevuto risposte utili alla riapertura del confronto con il ministero a partire dai tavoli tecnici di confronto con la finalità di dare piena attuazione ai contenuti dell’intesa politica”.