Iran: a Milano oltre 200 avvocati in piazza per Nasrim Sotoudeth

Sit-in al Consolato. Nardo: "Diritti negati ad avvocato donna"

APR 18, 2019 -

Milano, 18 apr. (askanews) – Sono oltre 200 gli avvocati e i professionisti forensi che questo pomeriggio si sono riuniti a Milano davanti al Consolato generale della Repubblica Islamica dell’Iran per chiedere la liberazione di Nasrim Sotoudeh, l’avvocatessa e attivista iraniana condannata nel suo Paese a 38 anni di carcere e 148 frustate in pubblico.

La manifestazione – promossa promossa dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Milano, Camera Penale di Milano, Italiastatodidiritto, Asla Women e Unione nazionale degli Avvocati amministrativisti – è stata aperta dall’intervento di Vinicio Nardo, neo presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano: “Nasrin Sotoudeh è stata condannata a una pena elevatissima perché, evidentemente, difendeva persone che si riteneva non dovessero essere difese. Per gli avvocati è un dovere intervenire e protestare non solo quando vengono negati i più elementari diritti di difesa delle persone, ovunque si trovino, ma quando questa negazione dei diritti avvenga colpendo gli avvocati. È un fenomeno che si sta ripetendo ovunque e troppo spesso. Ora la vicenda colpisce un avvocato-donna, ed è legittimo il sospetto che l’identità di genere abbia potuto incidere in quanto è avvenuto: una serie di violazioni che non potevano lasciarci indifferenti”.

Dello stesso avviso i promotori della manifestazione che nella lettera-appallo inviata all’Ambasciatore dell’Iran in Italia parlando di “gravissima violazione dei diritti umani”, puntando il dito contro l'”atto di intimidazione e violenza” commesso dal governo iraniano “nei confronti di un avvocato, in aperta violazione del Protocollo sui principi fondamentali sul ruolo degli avvocati adottato dalle Nazioni Unite nel 1980”.

Il presidente dell’Ordine degli Avvocati ha chiesto e ottenuto un incontro con il console generale dell’Iran in Italia che lo riceverà domani. “Gli porterò la nostra delibera – ha osservato Nardo – nella quale proponiamo anche di candidare Nasrin Sotoudeh al Premio Nobel per la Pace”.