“I porti restano inaccessibili con 2 o 100 processi” (così Salvini)

"Agito come ministro e come governo nel pieno rispetto dei diritti"

APR 17, 2019 -

Roma, 17 apr. (askanews) – “Riteniamo di aver agito come ministro e come governo nel pieno rispetto dei diritti e delle convenzioni internazionali, ribadisco e ribadiamo che in Italia si arriva con i permessi per entrare a prescindere dai processi che possono aprire due o cento. Io non cambio assolutamente idea: i porti erano, sono e rimarrano chiusi e inaccessibili ai trafficanti di esseri umani”. ” Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rispondendo al Question Time alla Camera sulla vicenda della nave Sea Watch 3.

“I proventi del business del traffico di essere umani vengono reinvestiti dai trafficanti in armi e droga. Io loro complice, aprendo i porti italiani, non lo sono. Andrò avanti nella stessa maniera, oltretutto dimezzando il numero di morti e dispersi nel Mare Mediterraneo e proseguendo con l’arrivo con i corridoi umanitari di donne, bambini e disabili davvero in fuga dalla guerra”, ha proseguito il titolare del Viminale sottolineando che “i porti erano, sono e rimarrano chiusi e inaccessibili ai trafficanti di esseri umani”.

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