Abruzzo, Coldiretti: va forte il vino biologico

'Il 10 per cento dei vigneti coltivato in modo Green'

APR 8, 2019 -

Pescara, 8 apr. (askanews) – Anche in Abruzzo svolta green nel bicchiere, mai tanto vino biologico è stato versato dagli italiani con un balzo del 18% nelle vendite del 2018 rispetto all’anno precedente, per un totale di 4,94 milioni di litri venduti nella grande distribuzione a livello nazionale. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census che svela la rivoluzione nei consumi in atto in occasione del Vinitaly, diffusa in occasione dell’incontro su “La rivoluzione green nel bicchiere” dove il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il presidente di Federbio Paolo Carnemolla hanno sottoscritto il primo patto “salva-bio” per garantire la qualità di tutti i prodotti biologici sempre più star del carrello degli italiani. La ricerca della naturalità – sottolinea la Coldiretti – è la nuova tendenza in espansione sul mercato del vino in Italia e all’estero. Una domanda – precisa la Coldiretti – alla quale l’Italia può rispondere positivamente anche grazie allo sforzo dei viticoltori con i vigneti coltivati a biologico o in conversione che hanno raggiunto 105.384 ettari, dei quali 70.791 biologici e 34.593 in conversione, secondo il Sinab 2018. Le vigne Made in Italy al “naturale” sono praticamente raddoppiate negli ultimi cinque anni con Sicilia, Puglia e Toscana che – continua la Coldiretti – salgono nell’ordine sul podio delle Regioni con maggiore superficie biologica a vigneto e rappresentano insieme quasi i 2/3 del totale nazionale”. “In linea con il panorama nazionale è anche l’Abruzzo con 3.955 ettari di vigneti biologici su una superficie regionale di 38.758 ettari coltivati in modo “green” – dice Coldiretti Abruzzo – A crescere sono anche le aziende agricole con i vigneti coltivati secondo le tecniche della biodinamica codificate nel 1924 da Rudolf Steiner tra fasi lunari, corna di vacca e soluzioni omeopatiche in linea con l’aumento della sensibilità ecologica che si sta diffondendo tra i cittadini. Si tratta di una tendenza che riguarda non solo i vini ma anche le altre produzioni con particolare riferimento agli ortaggi e ai cereali”.