Agricoltura, Pan: regioni virtuose abbiano più fondi

"Veneto pronto a investire in ambiente, clima, innovazione"

APR 5, 2019 -

Venezia, 5 apr. (askanews) – Per l’agricoltura veneta le sfide più importanti da affrontare nell’immediato futuro sono la riduzione delle pressioni su ambiente e risorse naturali, il contrasto al cambiamento climatico e la garanzia di un equo tenore di vita agli agricoltori. Questi sono i temi della vasta consultazione pubblica, promossa dall’assessorato regionale all’agricoltura, che sta interessando oltre 300 associazioni, enti e soggetti rappresentativi del mondo agricolo che saranno presentati dettagliatamente il 7 giugno. A riferirlo è l’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan, intervenuto oggi nella Corte benedettina di Legnaro (Padova) al confronto pubblico su “L’agricoltura veneta e le sfide europee”, in vista della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) che partirà dal 2021. “In Veneto abbiamo voluto coinvolgere nel modo più largo e partecipato possibile tutti i soggetti istituzionali e non, che danno voce al mondo agricolo e rurale – ha ricapitolato Pan – con l’obiettivo di prefigurare insieme obiettivi e strategie della politica agricola del prossimo decennio. Il Veneto ha chiesto al ministro Centinaio e al commissario europeo Hogan che nel determinare obiettivi, strategie e strumenti di governo dello sviluppo agricolo, le Regioni abbiano un ruolo centrale. L’idea che ci sia un’unica testa decisionale per tutte le Regioni non ci va bene, perché ci sono peculiarità molto diverse dal Trentino alla Sicilia”. “In Veneto – puntualizza l’assessore veneto – abbiamo già speso oltre un miliardo dei 1169 milioni di dote del programma di sviluppo rurale 2014-2020, dimostrando una capacità di programmazione e una efficacia di spesa che merita di essere riconosciuta e premiata. Ci sono regioni che non hanno propensione all’investimento, che hanno 1/3 delle aziende agricole del Veneto e che non riescono a spendere i fondi europei. La ripartizione dei fondi andrebbe quindi ricalibrata, premiando le regioni che programmano con efficacia e gestiscono con più efficienza, fanno più strada e necessitano di più “benzina”. “Guardiamo con preoccupazione – ha concluso Pan – alla riduzione delle risorse nel bilanci Ue per la politica agricola comunitaria post 2021, quantificata nell’ordine del 5 per cento. L’attuale ciclo di finanziamento comunitario si è già dimostrato insufficiente rispetto al fabbisogno espresso dalle imprese venete. Ci auguriamo almeno che le minori risorse siano compensate da una governance multilivello, che dia voce in capitolo alle Regioni, semplifichi la gestione delle pratiche e premi la capacità progettuale dei diversi territori. In Veneto abbiamo le idee chiare su dove e come investire: chiediamo di migliorare i rapporti di filiera, gli strumenti di gestione del rischio, di sostenere le pratiche innovative e l’agricoltura di precisione, di aiutare i giovani a rimanere nei campi e di sostenere l’agricoltura nelle terre in quota”.