Milano, pronti murales per riqualificare case popolari a Rogoredo

Frutto del bando periferie, obiettivo abbattere effetto isolamento

MAR 21, 2019 -

Milano, 21 mar. (askanews) – Tre murales per abbattere l’effetto isolamento che spesso mortifica le periferie e regalare un po’ di bellezza ad un quartiere generalmente escluso dai tradizionali circuiti turistici. Lo prevede progetto Bloop Experience, tra i vincitori del Bando periferie 2018, appena realizzato su tre porzioni di facciate delle case popolari comunali di via Del Turchino, in zona Rogoredo. Si tratta di edifici del quartiere Ponti, esempio di architettura razionalista costruito negli anni tra il 1938 e il 1941. Tre colpi d’occhio dai colori brillanti di circa 4 metri per 15, uno dietro l’altro, dipinti (con vernici acriliche) non solo per animare le strade e gli edifici della zona a sud-est della città, ma anche per dare un messaggio “forte” e raccontare la storia, i desideri, il vissuto di chi li abita, attraverso alcune parole chiave raccolte dialogando con i residenti e inserite dagli artisti nei murales.

Il soggetto centrale dell’opera su tre pareti è la parola Ama, intesa come imperativo del verbo amare. Un concetto nato attraverso gli incontri avuti, anche grazie al supporto di Ma, gestore delle case popolari del Comune, con le persone che popolano questo quartiere complesso: dagli anziani, memoria storica, residenti sin dall’edificazione delle prime palazzine, ai bambini, tutti valorizzano l’amore per il quartiere e il forte legame che si è costruito tra chi vi abita. “È chiaro che la nostra attenzione si rivolge prioritariamente alle famiglie che abitano le nostre case – ha scritto in una nota l’assessore comunale alla Casa Gabriele Rabaiotti -. Ma riuscire a trasformare i muri grigi dei nostri palazzi in un percorso d’arte e così portare bellezza nei quartieri popolari della città mi sembra meraviglioso”.

“Vorremmo – ha aggiunto Matteo Amadio di Biokip Labs, direttore artistico del progetto – che i muri di via Del Turchino fossero un punto di partenza dal quale creare un percorso ‘al contrario’, che dalla periferia va verso il centro, contribuendo ad animare i margini della città facendoli vivere di nuova luce. Vorremmo stimolare la gente che ama la creatività a seguire un percorso ricco di opere che negli anni rappresenterebbero un vero e proprio itinerario dell’arte che induca i curiosi a scoprire le opere, non solo in centro ma anche in periferia. A Ibiza, in tutti questi anni, abbiamo dimostrato che è possibile creare un nuovo modello di turismo culturale, cambiando la percezione di non luoghi che diventano gallerie espositive a cielo aperto; ed oggi le stesse istituzioni che all’inizio si dimostravano diffidenti ci associano ad un nuovo modello di marketing turistico e culturale”.