Stadio Roma, gip: “De Vito era a disposizione di Parnasi”

Presidente ha "violato i principi di imparzialità e correttezza"

MAR 20, 2019 -

Roma, 20 mar. (askanews) – Favori in cambio del via libera per la costruzione dello stadio della Roma a Tor di Valle. E’ questo il nodo dell’inchiesta della Procura capitolina che ha portato in carcere stamane il presidente del Consiglio comunale di Roma del M5S Marcello De Vito, con l’accusa di corruzione.

Il progettato impianto della Roma è una sorta di ‘buco nero’ che si mangia un po’ tutto quello che ha toccato. In particolare il giudice scrive che “Luca Parnasi, al fine di acquisire il favore di Marcello De Vito che guidava in qualità di presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale i lavori dell’Assemblea Capitolina riguardanti il progetto per la realizzazione del Nuovo Stadio della Roma, si è determinato, in adesione ad una specifica richiesta di De Vito, a promettere e poi ad affidare diverse remunerative consulenze all’avvocato Camillo Mezzacapo il quale ha operato quale espressione dello stesso De Vito”. Insomma, secondo il gip Tomaselli, De Vito avrebbe messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale per assecondare i voleri dell’immobiliarista “violando i principi di imparzialità e correttezza cui deve uniformarsi l’azione amministrativa”.

“E quindi gli interessi di natura privatistica, facenti capo al gruppo Parnasi nei due settori di seguito indicati: il progetto relativo alla realizzazione del nuovo Stadio della Roma (effettivamente De Vito ha presieduto la seduta del 14 giugno 2017 nel corso della quale è stata approvata la delibera che ha confermato la dichiarazione di pubblico interesse e di adeguamento del piano regolatore per il nuovo stadio della Roma esprimendo tra l’altro voto favorevole alla stessa delibera); e l’intervento urbanistico da eseguirsi presso i terreni dove è allocata la ex Fiera di Roma e in tal senso la funzione di De Vito assume rilevanza in relazione alla necessità dichiarata dallo stesso Parnasi alla presenza di De Vito e di Mezzacapo di superare la cosiddetta ‘delibera Berdini’ (per alcuni mesi assessore all’Urbanistica del Campidoglio) che aveva determinato una limitazione delle cubature realizzabili con conseguente compromissione del progetto globale da realizzare”.

“Nel medesimo contesto – rileva ancora il gip – De Vito assicura che provvederà a parlare dell’operazione con il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale Paolo Ferrara, così da avere dalla loro parte la maggioranza consiliare e con l’assessore Daniele Frongia”.