Il quinto potere

MAR 19, 2019 -

Roma, 19 mar. (askanews) – (di Paolo Federico, 15 anni)

La presenza sui social ad oggi è diventata fondamentale per un politico. A dimostrarlo è un recente studio del “The Guardian” in cui i vincitori delle ultime elezioni italiane, Matteo Salvini e Luigi di Maio, si posizionano primi su Facebook per numero di like e condivisioni, surclassando in maniera clamorosa gli avversari. In totale entrambi accumulano ben 7,8 milioni di like su Facebook nei due mesi di campagna elettorale, molto più distanti Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, che ottengono rispettivamente solo 0,9 e 1,5 milioni di like. La supremazia dei social sulla TV e su qualsiasi altra forma di aggregazione sociale o politica è ormai scontata per una serie di fattori.

Uno di questi è il fatto che il pubblico raggiungibile sui social è molto più ampio, basta pensare al numero di visualizzazioni di uno YouTuber tra i più famosi. Ragionando politicamente sempre sui numeri un partito politico come il PD che ha circa 400000 mila iscritti, perde 13 a 0 se paragonato al canale di Favij che ha circa 5 milioni di iscritti. Insomma, può piacere o non piacere ma chi veramente ha il consenso dell’opinione pubblica sono i social. Il grosso problema è che i social hanno anche la possibilità di manipolare chi dà il consenso. Basta pensare “all’ effetto branco”: se viene postata una notizia falsa, ma ha un milione di like e moltissime condivisioni, la maggior parte delle persone reputa che quel post contenga una notizia vera, quindi mette like e condivide. Il caso Russiagate e Cambridge Analytica fa molto pensare sul potere manipolatore dei social. Soprattutto bisogna prendere atto del fatto che la vita media sta diventando sempre più frenetica e veloce, la maggior parte del tempo che la gente usa per informarsi, per relazionarsi, per esprimersi, per avere un posto nel mondo, è sui social. È giunto il momento di cominciare a considerare il potere dei social network e di Internet al pari di quello legislativo, giudiziario, esecutivo e mediatico. Il potere dei social è oggi diventato il vero quinto potere. Ma chi lo detiene veramente il quinto potere? Il problema è proprio questo.

“Voi siete il quinto potere.” (Dal trailer del film su Julian Assange “The Fifth Estate”)