Marzo pazzo: 3 gradi in più e l’Italia fiorisce

Dall'Emilia (+5,1 gradi) fino alla Sicilia (+3 gradi)

MAR 17, 2019 -

Roma, 17 mar. (askanews) – Mai cosi pazzo il mese di marzo con temperature minime e massime superiori di tre gradi rispetto alla media che hanno fatto esplodere una del tutto insolita contemporanea fioritura delle diverse specie di piante, mentre nei prati sono arrivate in forte anticipo primule viole e margherite. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade con l’innalzamento della colonnina di mercurio che ha fatto sbocciare i fiori in anticipo rispetto all’arrivo della primavera astronomica.

Le anomalie hanno riguardato tutte le regioni della Penisola con temperature massime superiori alla media addirittura di 5,1 gradi in Emilia, di 3,8 gradi in Trentino, di 3,7 gradi in Veneto, di 3,6 gradi in Friuli come in Toscana, di 3,4 gradi in Sardegna, di 3,3 gradi nelle Marche d 3 gradi in Sicilia, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ucea.

Il risultato e che se in Sicilia i mandorli sono sbocciati una settimana prima in Romagna per gli albicocchi – sottolinea la Coldiretti – si registra una accelerazione di ben quindici giorni. Una spettacolo che rende pero’ ora le piante particolarmente vulnerabili ad un eventuale ritorno del maltempo che potrebbe colpire con temporali violenti e grandinate che pregiudicano i raccolti.

A preoccupare soprattutto al nord è anche una storica siccità un inverno asciutto segnato da precipitazioni dimezzate (-50% al nord rispetto alla media), che hanno lasciato a secco fiumi, laghi, invasi, terreni e senza neve le montagne, nel momento in cui l’acqua è essenziale per l’irrigazione delle coltivazioni, secondo una analisi della Coldiretti sulla base degli ultimi dati Isac/Cnr.

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